Urban spaces are the image of collective will and political institution; so urbs and civitas are each aesthetic representation of the other. If the city’s iconography reflects, in the mirror, the architectonic structure and origin of the political institution; will, freedom, rights, ownership, membership, dependence, are civitas foundation and, at the same time, ‘visibile’ in its architecture. The camera is the machine by wich to reveal urban spaces, and they could be of fantasy pr preserve original will and identity. The camera moves in the city making a real, surreal or potentially predictable image.

Gli spazi urbanistici sono rappresentazione morale di una volontà collettiva e istituzionale, per cui urbs e civitas sono l’una la rappresentazione estetica dell’altra. Se l’iconografia della città riflette, specularmente, architetture e origini dell’istituzione politica; allora la volontà, la libertà, i diritti, la proprietà, l’appartenenza e la dipendenza, che ne fondano la civitas, si rivelano nelle loro strutture cementizie. La macchina da presa è il mezzo che consente di rivelare i luoghi dell’urbs inesistente; ovvero di conservarne le originarie identità e volontà. La mdp si fa strada nella città riportandone un’immagine: sia essa reale, surreale o, almeno, potenzialmente prevedibile.

LA FRAMMENTAZIONE DELL'IDENTITA' NELLA CITTA' CINEMATOGRAFICA

CARDONE D
2012-01-01

Abstract

Urban spaces are the image of collective will and political institution; so urbs and civitas are each aesthetic representation of the other. If the city’s iconography reflects, in the mirror, the architectonic structure and origin of the political institution; will, freedom, rights, ownership, membership, dependence, are civitas foundation and, at the same time, ‘visibile’ in its architecture. The camera is the machine by wich to reveal urban spaces, and they could be of fantasy pr preserve original will and identity. The camera moves in the city making a real, surreal or potentially predictable image.
2012
Gli spazi urbanistici sono rappresentazione morale di una volontà collettiva e istituzionale, per cui urbs e civitas sono l’una la rappresentazione estetica dell’altra. Se l’iconografia della città riflette, specularmente, architetture e origini dell’istituzione politica; allora la volontà, la libertà, i diritti, la proprietà, l’appartenenza e la dipendenza, che ne fondano la civitas, si rivelano nelle loro strutture cementizie. La macchina da presa è il mezzo che consente di rivelare i luoghi dell’urbs inesistente; ovvero di conservarne le originarie identità e volontà. La mdp si fa strada nella città riportandone un’immagine: sia essa reale, surreale o, almeno, potenzialmente prevedibile.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/13785
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