Nel 1060-1061 Ruggero I, conte di Calabria, avvia la conquista della Sicilia. L’apparire di un corpo episcopale dalla medesima origine emerge nei contatti con il Sud dei vescovi della Normandia. La complessità del panorama italiano, in cui s’inserisce l’apporto “fran-co” della conquista, riguarda anche i canonici. Tutte le grandi sedi diocesane della Trinacria debbono a Ruggero la loro fondazione, con l’eccezione di Palermo, la sola per cui Roma accertò la continuità della gerarchia episcopale. La rifondazione normanna dell’impianto ecclesiale siciliano, configurato come Chiesa di frontiera, corrispose al ruolo effettivo della Sicilia, chiave di possesso del Mediterraneo, o almeno di controllo del passaggio tra i due bacini, occidentale ed orientale. La latinizzazione avviata dal Gran Conte, con una decisione non priva di politica gradualità - che si accoppiava ad una certa tolleranza in considerazione del quadro multietnico e culturale dell'isola - proseguì con varia accentuazione nel successivo periodo normanno-svevo.
I vescovi del Gran Conte e il modello della Normandia
DE GIOVANNI G
2011-01-01
Abstract
Nel 1060-1061 Ruggero I, conte di Calabria, avvia la conquista della Sicilia. L’apparire di un corpo episcopale dalla medesima origine emerge nei contatti con il Sud dei vescovi della Normandia. La complessità del panorama italiano, in cui s’inserisce l’apporto “fran-co” della conquista, riguarda anche i canonici. Tutte le grandi sedi diocesane della Trinacria debbono a Ruggero la loro fondazione, con l’eccezione di Palermo, la sola per cui Roma accertò la continuità della gerarchia episcopale. La rifondazione normanna dell’impianto ecclesiale siciliano, configurato come Chiesa di frontiera, corrispose al ruolo effettivo della Sicilia, chiave di possesso del Mediterraneo, o almeno di controllo del passaggio tra i due bacini, occidentale ed orientale. La latinizzazione avviata dal Gran Conte, con una decisione non priva di politica gradualità - che si accoppiava ad una certa tolleranza in considerazione del quadro multietnico e culturale dell'isola - proseguì con varia accentuazione nel successivo periodo normanno-svevo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.