Il contributo analizza in chiave critica e antiespressionista da una prospettiva spaziale/geografica il racconto Tubutsch dello scrittore ebreo-viennese Albert Ehrenstein, ritenuto tra i maggiori esponenti di spicco dell'avanguardia austriaca. In particolare si evidenzia nell'estetica di Ehrenstein la creazione di un Terzo spazio (Soja) tra distruzione dello spazio della realtà e costruzione letteraria di una realtà utopica in cui si ripete all'infinito la fuga del protagonista dall'eterno ritorno dell'uguale della modernità

Überhaupt ist es ganz gleichgültig, wohin wir reisen". Raumzerstörung und Raumschöpfung in Albert Ehrensteins (anti)expressionistischer Erzählung "Tubutsch"

Paola Paumgardhen
2020-01-01

Abstract

Il contributo analizza in chiave critica e antiespressionista da una prospettiva spaziale/geografica il racconto Tubutsch dello scrittore ebreo-viennese Albert Ehrenstein, ritenuto tra i maggiori esponenti di spicco dell'avanguardia austriaca. In particolare si evidenzia nell'estetica di Ehrenstein la creazione di un Terzo spazio (Soja) tra distruzione dello spazio della realtà e costruzione letteraria di una realtà utopica in cui si ripete all'infinito la fuga del protagonista dall'eterno ritorno dell'uguale della modernità
2020
978-88-95868-51-6
Tubutsch, anti-expressionistische Erzählung, Raumzerstörung, Raumschöpfung, die ewige Wiederkehr des Gleichen
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/18950
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