“‘And when good good’: (s)fortune e (ab)usi dell’inglese in Italia”

Perché raccontare cosa è accaduto nel secolo scorso all'inglese in Italia? Perché l’inglese serve per motivi economico-politici e di prestigio internazionale e l’Italia è in ritardo rispetto ad altri paesi europei che vantano un livello superiore di competenza in questa lingua. I motivi di questo stato dell’arte affondano le loro radici nei tanti momenti di contatto con questa lingua avutisi nel secolo scorso. Lo studio cerca di tratteggiare un quadro delle sorti dell'inglese in Italia nel corso del Novecento. Fanno da sfondo temi quali la natura multilinguistica dell'Italia dalla quale conseguono politiche linguistiche prevalentemente dettate dalla necessità di diffondere la lingua nazionale scalzando i dialetti; le politiche nel campo dell’istruzione; un certo grado di pregiudizio da parte degli italiani nei confronti di questa lingua e delle culture delle quali è espressione e, all’opposto, un’attrazione incondizionata per tutto ciò che l’inglese rappresenta.