Nello scritto viene proposta l'attribuzione degli affreschi, da poco restaurati, nel catino absidale della Basilica di Sant'Antonino a Sorrento, a Giuseppe Agellio, allievo e collaboratore del Pomarancio a Roma. L'attribuzione è suggerita dalle somiglianze strettissime tra gli affreschi in questione e la Visitazione della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Sorrento, opera certa di Agellio. Inoltre la proposta sembra essere comprovata da un documento del 1621 che attesta un legame tra i teatini di Sant'Antonino e il pittore, che per di più aveva origini sorrentine.

Gli affreschi absidali: una proposta per il sorrentino Giuseppe Agellio, “allievo del cavalier Cristofano Roncalli dalle Pomarance”

De Mieri S
2012-01-01

Abstract

Nello scritto viene proposta l'attribuzione degli affreschi, da poco restaurati, nel catino absidale della Basilica di Sant'Antonino a Sorrento, a Giuseppe Agellio, allievo e collaboratore del Pomarancio a Roma. L'attribuzione è suggerita dalle somiglianze strettissime tra gli affreschi in questione e la Visitazione della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Sorrento, opera certa di Agellio. Inoltre la proposta sembra essere comprovata da un documento del 1621 che attesta un legame tra i teatini di Sant'Antonino e il pittore, che per di più aveva origini sorrentine.
2012
978-88-8090-329-1
Pomarancio
Sorrento
Teatini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/24983
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