Il contributo si concentra sulla pala di Lavinia Fontana a Piano di Sorrento, una delle rare testimonianze di destinazione pubblica del periodo romano dell'artista bolognese (1612). Si focalizza l'attenzione sulla sua ultima attività nota e su alcuni documenti inediti relativi alla cappella che accoglieva l'opera. Inoltre, si sottolinea l'importanza dell'effigie del committente Giovan Lorenzo Casola, uno dei più avanzati esempi della ritrattistica della pittrice.
Giovan Lorenzo Casola e la pala di Lavinia Fontana
De Mieri S
2015-01-01
Abstract
Il contributo si concentra sulla pala di Lavinia Fontana a Piano di Sorrento, una delle rare testimonianze di destinazione pubblica del periodo romano dell'artista bolognese (1612). Si focalizza l'attenzione sulla sua ultima attività nota e su alcuni documenti inediti relativi alla cappella che accoglieva l'opera. Inoltre, si sottolinea l'importanza dell'effigie del committente Giovan Lorenzo Casola, uno dei più avanzati esempi della ritrattistica della pittrice.File in questo prodotto:
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