Si può colmare, il «ritardo» del Sud? Si possono concepire i suoi problemi in termini di concreta ricerca delle soluzioni? O si deve pensare al «divario» come a una irremissibile condanna? Dopo decenni di discussioni stanche e ripetitive, declinatesi via via in tono minore, cui ha corrisposto una sostanziale paralisi nella elaborazione di progetti e iniziative, il dibattito sulle condizioni del nostro Mezzogiorno sta assumendo auspicabilmente, in questa fase, caratteri più concreti. Alle storiche contrapposizioni tra meridionalismo classico, neomeridionalismo e revisionismo "ameridionale", o tra intervento «dall’alto» e intervento «dal basso», sembra possibile sostituire una visione di sintesi più operativa. Si tratta di indicare i filoni fondamentali di un disegno di sviluppo che riguardi quelle dotazioni economiche e civili di cui il Sud ha più che mai bisogno. Questo volume è il frutto della collaborazione tra due personalità che hanno condotto esperienze impegnative in campi diversi, ma che si sono ritrovate in una interpretazione innovativa del Mezzogiorno, della sua evoluzione e delle sue prospettive: Gianni Pittella, forte della lunga attività svolta nel Parlamento europeo, da vicepresidente di questa istituzione e ora capogruppo del Pse; e Amedeo Lepore, storico economico e meridionalista di grande competenza, ora impegnato nella Giunta regionale della Campania. Al centro del lavoro vi è l’idea di una «convergenza attiva» del Mezzogiorno nel contesto nazionale ed europeo. Una convergenza che richiede, da parte dei meridionali, sangue e passione, e soprattutto la capacità di guidare il proprio percorso di riscatto. Al governo nazionale e alle istituzioni europee si impone d’altro canto il compito di garantire una strategia nazionale ed europea, partendo dalla consapevolezza che «se il Sud ha bisogno di buone politiche, non è meno vero che l’Italia e l’Europa hanno bisogno del Sud». Dopo avere avanzato una diagnosi complessiva della «questione», il libro propone anche un blocco di undici progetti, in grado di contribuire al disegno di una nuova frontiera meridionale.

Scusate il ritardo. Una proposta per il Mezzogiorno d'Europa

LEPORE, Amedeo
2015-01-01

Abstract

Si può colmare, il «ritardo» del Sud? Si possono concepire i suoi problemi in termini di concreta ricerca delle soluzioni? O si deve pensare al «divario» come a una irremissibile condanna? Dopo decenni di discussioni stanche e ripetitive, declinatesi via via in tono minore, cui ha corrisposto una sostanziale paralisi nella elaborazione di progetti e iniziative, il dibattito sulle condizioni del nostro Mezzogiorno sta assumendo auspicabilmente, in questa fase, caratteri più concreti. Alle storiche contrapposizioni tra meridionalismo classico, neomeridionalismo e revisionismo "ameridionale", o tra intervento «dall’alto» e intervento «dal basso», sembra possibile sostituire una visione di sintesi più operativa. Si tratta di indicare i filoni fondamentali di un disegno di sviluppo che riguardi quelle dotazioni economiche e civili di cui il Sud ha più che mai bisogno. Questo volume è il frutto della collaborazione tra due personalità che hanno condotto esperienze impegnative in campi diversi, ma che si sono ritrovate in una interpretazione innovativa del Mezzogiorno, della sua evoluzione e delle sue prospettive: Gianni Pittella, forte della lunga attività svolta nel Parlamento europeo, da vicepresidente di questa istituzione e ora capogruppo del Pse; e Amedeo Lepore, storico economico e meridionalista di grande competenza, ora impegnato nella Giunta regionale della Campania. Al centro del lavoro vi è l’idea di una «convergenza attiva» del Mezzogiorno nel contesto nazionale ed europeo. Una convergenza che richiede, da parte dei meridionali, sangue e passione, e soprattutto la capacità di guidare il proprio percorso di riscatto. Al governo nazionale e alle istituzioni europee si impone d’altro canto il compito di garantire una strategia nazionale ed europea, partendo dalla consapevolezza che «se il Sud ha bisogno di buone politiche, non è meno vero che l’Italia e l’Europa hanno bisogno del Sud». Dopo avere avanzato una diagnosi complessiva della «questione», il libro propone anche un blocco di undici progetti, in grado di contribuire al disegno di una nuova frontiera meridionale.
2015
978-88-6843-418-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/26970
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