L’autrice evidenzia i motivi per continuare a fondare “una pedagogia dell’inclusione” che si occupi e si preoccupi non solo degli alunni certificati, ma di chiunque sia portatore di bisogni educativi specifici. Scrive Margherita Musello in proposito: «[...] si può educare in tanti modi differenti», ma si può anche «diseducare», per cui ciascun educatore dovrebbe trovarsi sempre in consonanza con i suoi tempi storici, «tenendo conto delle temperie del momento»: dovrebbe anche porre attenzione, poi, ad un parametro di base, che deve guidare verso la meta formati- va, parametro che non può non essere che quello del cambiamento. Ebbene, un tale modello pedagogico può essere reso possibile solo in democrazia, attraverso le pratiche dell’ingrouping e dell’inclusività, coadiuvate da una didattica dialogica e partecipativa, così come indicato nella nostra Carta costituzionale, strumento primario e stella polare di qualsiasi progetto educativo innovativo e competente. Va chiarito subito, tuttavia, che, se è vero che sono importanti i principi e i modelli attorno ai quali costruire le finalità di una “pedagogia democratica della disabilità”, inclusiva e partecipata, tale è anche l’assunto che quei principi e finalità necessitano di metodi e strumenti scientificamente pensati e sperimentati.

Per una pedagogia dell’inclusione. Dai disabili ai bes: una lettura in diacronia

Margherita Musello
2022-01-01

Abstract

L’autrice evidenzia i motivi per continuare a fondare “una pedagogia dell’inclusione” che si occupi e si preoccupi non solo degli alunni certificati, ma di chiunque sia portatore di bisogni educativi specifici. Scrive Margherita Musello in proposito: «[...] si può educare in tanti modi differenti», ma si può anche «diseducare», per cui ciascun educatore dovrebbe trovarsi sempre in consonanza con i suoi tempi storici, «tenendo conto delle temperie del momento»: dovrebbe anche porre attenzione, poi, ad un parametro di base, che deve guidare verso la meta formati- va, parametro che non può non essere che quello del cambiamento. Ebbene, un tale modello pedagogico può essere reso possibile solo in democrazia, attraverso le pratiche dell’ingrouping e dell’inclusività, coadiuvate da una didattica dialogica e partecipativa, così come indicato nella nostra Carta costituzionale, strumento primario e stella polare di qualsiasi progetto educativo innovativo e competente. Va chiarito subito, tuttavia, che, se è vero che sono importanti i principi e i modelli attorno ai quali costruire le finalità di una “pedagogia democratica della disabilità”, inclusiva e partecipata, tale è anche l’assunto che quei principi e finalità necessitano di metodi e strumenti scientificamente pensati e sperimentati.
2022
978-88-96906-77-4
Didattica inclusiva, Metodologie partecipative, Approccio dialogico-formativo
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/29054
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact