Nel contributo si presenta una ricerca che esprime una specifica competenza su una particolare classe di materiali venuti alla luce a cominciare dal IV millennio a.C. in diverse aree del vicino e medio Oriente: le cretule. Tali manufatti sono funzionali sia a garantire il diretto controllo della chiusura/apertura di contenitori e porte d’accesso, sia a fungere da certificazione di garanzia dei beni che possono, di volta in volta, accompagnare. La metodologia applicata allo studio delle cretule provenienti da Shahr-i Sokhta, il principale sito dell’età del Bronzo del Sistan iraniano, ha previsto un tracciato di analisi che ha collegato i reperti al contesto di ritrovamento (luogo del ritrovamento, associazioni con altri materiali, distribuzione negli strati). Attraverso l’elaborazione di un data base relazionale è stato possibile effettuare un lavoro di riordinamento dei dati per definire, sia in termini quantitativi che qualitativi, i limiti del corpus. L’approccio funzionale allo studio delle cretule ha permesso approfondire le conoscenze delle pratiche che dovevano verisimilmente regolare le procedure di gestione e controllo dei beni nell’area abitativa del grande centro protostorico, attribuibile alla “Civiltà dell’Hilmand”.

Le cretule di Shahr-i Sokhta: lo stato delle ricerche

PEPE, Carla
2005-01-01

Abstract

Nel contributo si presenta una ricerca che esprime una specifica competenza su una particolare classe di materiali venuti alla luce a cominciare dal IV millennio a.C. in diverse aree del vicino e medio Oriente: le cretule. Tali manufatti sono funzionali sia a garantire il diretto controllo della chiusura/apertura di contenitori e porte d’accesso, sia a fungere da certificazione di garanzia dei beni che possono, di volta in volta, accompagnare. La metodologia applicata allo studio delle cretule provenienti da Shahr-i Sokhta, il principale sito dell’età del Bronzo del Sistan iraniano, ha previsto un tracciato di analisi che ha collegato i reperti al contesto di ritrovamento (luogo del ritrovamento, associazioni con altri materiali, distribuzione negli strati). Attraverso l’elaborazione di un data base relazionale è stato possibile effettuare un lavoro di riordinamento dei dati per definire, sia in termini quantitativi che qualitativi, i limiti del corpus. L’approccio funzionale allo studio delle cretule ha permesso approfondire le conoscenze delle pratiche che dovevano verisimilmente regolare le procedure di gestione e controllo dei beni nell’area abitativa del grande centro protostorico, attribuibile alla “Civiltà dell’Hilmand”.
2005
2-7018-0193-1
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/2943
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