Teologo, storico, esegeta biblico, economista, filosofo politico e morale, Juan de Mariana (1536-1624) viene comunemente ricordato e unilateralmente giudicato, per il suo De Rege et regis institutione (1599), assurto a classico delle dottrine sul tirannicidio. La pubblicazione, in versione italiana, di quest'opera nella sua interezza mira ad offrire gli strumenti per un'esatta conoscenza ed equilibrata valutazione del pensiero politico del gesuita spagnolo, consentendo di cogliere la complessità e multiformità del trattato. Le oscillazioni - a volte le contraddizioni - in esso presenti, che hanno alimentato letture così varie, appariranno non più come segno di un limite ma della ricchezza del suo pensiero. E' l'ambivalenza stessa della politica, disciplina ad un tempo teorica e pratica, che spinge l'autore a queste oscillazioni. Le diverse istanze non vanno sottovalutate né isolatamente considerate. Il principe non può esimersi dal conoscerle nella loro specificità, se vuole signoreggiarle e non da loro esser sopraffatto. Lo sforzo, segreto o deliberato, volto a superare il presente non risparmi all'uomo di governo dalle incombenza del momento, dalle improrogabili esigenza a cui lo chiamano la sua carica e i suoi compiti, dalla conoscenza di una serie di fattori variabili, primo fra tutti le inclinazioni degli uomini: l'aspirazione ad un agire abile e prudente lo impone. Collocato a cavallo di due secoli, il cui discrimine è la terrificante esperienza delle guerre di religione, mariana riflette, forse più di ogni altro, le tensioni e le contraddizioni dell'età che fu sua.
Immagini della regalità. Una problematica all’origine dello stato moderno
VILLANI N
1996-01-01
Abstract
Teologo, storico, esegeta biblico, economista, filosofo politico e morale, Juan de Mariana (1536-1624) viene comunemente ricordato e unilateralmente giudicato, per il suo De Rege et regis institutione (1599), assurto a classico delle dottrine sul tirannicidio. La pubblicazione, in versione italiana, di quest'opera nella sua interezza mira ad offrire gli strumenti per un'esatta conoscenza ed equilibrata valutazione del pensiero politico del gesuita spagnolo, consentendo di cogliere la complessità e multiformità del trattato. Le oscillazioni - a volte le contraddizioni - in esso presenti, che hanno alimentato letture così varie, appariranno non più come segno di un limite ma della ricchezza del suo pensiero. E' l'ambivalenza stessa della politica, disciplina ad un tempo teorica e pratica, che spinge l'autore a queste oscillazioni. Le diverse istanze non vanno sottovalutate né isolatamente considerate. Il principe non può esimersi dal conoscerle nella loro specificità, se vuole signoreggiarle e non da loro esser sopraffatto. Lo sforzo, segreto o deliberato, volto a superare il presente non risparmi all'uomo di governo dalle incombenza del momento, dalle improrogabili esigenza a cui lo chiamano la sua carica e i suoi compiti, dalla conoscenza di una serie di fattori variabili, primo fra tutti le inclinazioni degli uomini: l'aspirazione ad un agire abile e prudente lo impone. Collocato a cavallo di due secoli, il cui discrimine è la terrificante esperienza delle guerre di religione, mariana riflette, forse più di ogni altro, le tensioni e le contraddizioni dell'età che fu sua.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.