L’invito pasoliniano ad una «rivalutazione» di Ferdinando Russo (invito solo in parte accolto, purtroppo, ancora oggi dopo decenni) contiene anche l’ammissione, che per Pasolini è fatta suo malgrado e per noi invece con interesse, che il poeta abbia una «mania cronistica» o «fotografica»; sia innanzitutto ricercatore «ossessivo», instancabile di un volto di Parthenope sofferente e piagato, teso ai panorami infernali con l’acuta sagacia di un segugio inappagabile di verità. Scrittore di Napoli, oltre che napoletano , Russo vuole qui essere letto non tanto, o non solo, come artista lirico; piuttosto come interprete di una ‘napoletanità’ fuori dagli schemi, autore di un’arte intesa anche come «vera ricerca», sociale e culturale. Si tratta di ripercorrere il vasto corpus di scritti (corpus che, com’è noto, ancora attende una urgente e complessa edizione critica ), come caleidoscopio di quelle contraddittorie quanto affascinanti tensioni che coloravano il ritratto di Napoli tra Otto e Novecento, un ritratto che purtroppo o per fortuna continua ad avere grande attualità.
Napoli-città di Dite: Ferdinando Russo e la camorra
VILLANI, Paola
2008-01-01
Abstract
L’invito pasoliniano ad una «rivalutazione» di Ferdinando Russo (invito solo in parte accolto, purtroppo, ancora oggi dopo decenni) contiene anche l’ammissione, che per Pasolini è fatta suo malgrado e per noi invece con interesse, che il poeta abbia una «mania cronistica» o «fotografica»; sia innanzitutto ricercatore «ossessivo», instancabile di un volto di Parthenope sofferente e piagato, teso ai panorami infernali con l’acuta sagacia di un segugio inappagabile di verità. Scrittore di Napoli, oltre che napoletano , Russo vuole qui essere letto non tanto, o non solo, come artista lirico; piuttosto come interprete di una ‘napoletanità’ fuori dagli schemi, autore di un’arte intesa anche come «vera ricerca», sociale e culturale. Si tratta di ripercorrere il vasto corpus di scritti (corpus che, com’è noto, ancora attende una urgente e complessa edizione critica ), come caleidoscopio di quelle contraddittorie quanto affascinanti tensioni che coloravano il ritratto di Napoli tra Otto e Novecento, un ritratto che purtroppo o per fortuna continua ad avere grande attualità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.