Il saggio prende le mosse dagli scritti di Paolo Grossi per definire i cambiamenti delle forme giuridiche contemporanee e del ruolo dello Stato moderno. Il titolo richiama la critica grossiana alla visione giuridica moderna astratta e spersonalizzata, contrapposta a un’idea di diritto ‘vivente’, concretamente individuabile nella realtà e nella complessità degli ordinamenti giuridici. L’astrazione e la formalizzazione rappresentano un’esigenza della cultura giuridica e, con la costruzione teorica del soggetto, astrattamente inteso, hanno avuto la funzione fondamentale di aprire la strada al riconoscimento e quindi alla protezione giuridica dei diritti individuali prima e di quelli sociali poi, annullando, o almeno riducendo le diseguaglianze legate al ceto o al censo. Progressivamente, nel corso dei decenni successivi, l’eguaglianza giuridica comincia ad apparire come un’uniformazione semplicistica e artificiosa della realtà: la riscoperta del corpo sociale, impone perciò di fare i conti con una realtà diversa, complessa, articolata, plurale, concreta, direi carnale, che esprime cambiamenti sostanziali, rinvenibili nel diritto e nel suo linguaggio.
La carnalità del diritto
Giordano Paola
2018-01-01
Abstract
Il saggio prende le mosse dagli scritti di Paolo Grossi per definire i cambiamenti delle forme giuridiche contemporanee e del ruolo dello Stato moderno. Il titolo richiama la critica grossiana alla visione giuridica moderna astratta e spersonalizzata, contrapposta a un’idea di diritto ‘vivente’, concretamente individuabile nella realtà e nella complessità degli ordinamenti giuridici. L’astrazione e la formalizzazione rappresentano un’esigenza della cultura giuridica e, con la costruzione teorica del soggetto, astrattamente inteso, hanno avuto la funzione fondamentale di aprire la strada al riconoscimento e quindi alla protezione giuridica dei diritti individuali prima e di quelli sociali poi, annullando, o almeno riducendo le diseguaglianze legate al ceto o al censo. Progressivamente, nel corso dei decenni successivi, l’eguaglianza giuridica comincia ad apparire come un’uniformazione semplicistica e artificiosa della realtà: la riscoperta del corpo sociale, impone perciò di fare i conti con una realtà diversa, complessa, articolata, plurale, concreta, direi carnale, che esprime cambiamenti sostanziali, rinvenibili nel diritto e nel suo linguaggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.