Il saggio evidenzia la necessita di una nuova “lettura” dei fenomeni legati alle calamità naturali come eventi eccezionali dipendenti da diverse cause generatrici, (fitopatologica o antropica), i cui effetti determinano riflessi nel settore dell’agricoltura, della salute, della produttività e dell’economia. La disamina si sofferma su alcuni aspetti fiscali in relazione alle perdite per mancata coltivazione per eventi naturali, sulla gestione del rischio nel settore agricolo, sulla Politica agricola comune (Pac) e sugli aiuti di stato mettendo in luce gli strumenti fiscali messi in campo dal legislatore per potenziare il comparto agricolo. Con il decreto competitività, d.l. n. 91/2014, entrato in vigore il 25 giugno 2014 sono state, infatti, introdotte rilevanti innovazioni normative per il settore agricolo, per la tutela dell’ambiente, per l’efficienza energetica e lo sviluppo delle imprese, rappresentando un primo elemento positivo per la politica fiscale agricola. I danni causati da detti fenomeni devono essere valutati sotto il profilo della produttività e quindi della capacità contributiva occorre, pertanto, cominciare a considerare la possibilità di detassare, ad es.ai fini dei redditi e dell’Imu i territori fortemente compromessi ai fini della produzione agricola.
Le Calamità naturali e l’agricoltura,
NASTRI, Maria Pia
2016-01-01
Abstract
Il saggio evidenzia la necessita di una nuova “lettura” dei fenomeni legati alle calamità naturali come eventi eccezionali dipendenti da diverse cause generatrici, (fitopatologica o antropica), i cui effetti determinano riflessi nel settore dell’agricoltura, della salute, della produttività e dell’economia. La disamina si sofferma su alcuni aspetti fiscali in relazione alle perdite per mancata coltivazione per eventi naturali, sulla gestione del rischio nel settore agricolo, sulla Politica agricola comune (Pac) e sugli aiuti di stato mettendo in luce gli strumenti fiscali messi in campo dal legislatore per potenziare il comparto agricolo. Con il decreto competitività, d.l. n. 91/2014, entrato in vigore il 25 giugno 2014 sono state, infatti, introdotte rilevanti innovazioni normative per il settore agricolo, per la tutela dell’ambiente, per l’efficienza energetica e lo sviluppo delle imprese, rappresentando un primo elemento positivo per la politica fiscale agricola. I danni causati da detti fenomeni devono essere valutati sotto il profilo della produttività e quindi della capacità contributiva occorre, pertanto, cominciare a considerare la possibilità di detassare, ad es.ai fini dei redditi e dell’Imu i territori fortemente compromessi ai fini della produzione agricola.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.