il contributo analizza l’architettura e le trasformazioni storiche della piccola cappella funeraria di Giovanni Gioviano Pontano (1429-1503), umanista, poeta e uomo politico della Napoli aragonese. Nonostante l’opera sia evidenza della ricchezza in molteplici ambiti del mondo culturale e artistico rinascimentale -soprattutto in virtù di attività e produzioni del committente che incise in modo significativo nella definizione di architettura e decori – e straordinaria testimonianza dell’architettura rinascimentale napoletana, questa è ancora priva del suo autore e la lettura delle parti originarie e autentiche dell’architettura è poco chiara in letteratura. Alla luce dei risultati delle diverse ricerche condotte intorno alla cappella e qui riportati, con l’identificazione della consistenza delle manomissioni all’intorno, delle integrazioni all’architettura (generalmente difformi dalle originarie) e delle alterazioni e modifiche apportate alla cappella con il restauro del 1759, il contributo legge fattura, ragioni e caratteri dell’architettura originaria e le modifiche intercorse, da cui è possibile e più corretto speculare anche sulla sua attribuzione.
La Cappella Pontano, una lettura all’inverso: dalle alterazioni all’architettura originaria
Maria Teresa Como
2024-01-01
Abstract
il contributo analizza l’architettura e le trasformazioni storiche della piccola cappella funeraria di Giovanni Gioviano Pontano (1429-1503), umanista, poeta e uomo politico della Napoli aragonese. Nonostante l’opera sia evidenza della ricchezza in molteplici ambiti del mondo culturale e artistico rinascimentale -soprattutto in virtù di attività e produzioni del committente che incise in modo significativo nella definizione di architettura e decori – e straordinaria testimonianza dell’architettura rinascimentale napoletana, questa è ancora priva del suo autore e la lettura delle parti originarie e autentiche dell’architettura è poco chiara in letteratura. Alla luce dei risultati delle diverse ricerche condotte intorno alla cappella e qui riportati, con l’identificazione della consistenza delle manomissioni all’intorno, delle integrazioni all’architettura (generalmente difformi dalle originarie) e delle alterazioni e modifiche apportate alla cappella con il restauro del 1759, il contributo legge fattura, ragioni e caratteri dell’architettura originaria e le modifiche intercorse, da cui è possibile e più corretto speculare anche sulla sua attribuzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.