L’enigmatico assetto alla punta di Pizzofalcone - un’area pubblica da cui emerge l’ammasso tufaceo del Castrum Lucullanum addossato al fronte amputato dell’edificio monumentale del Presidio, trattato come una facciata al fondo della scena – è stato giustificato dalla risistemazione dopo il bombardamento del 1943 che colpì il sito in più punti. La ricerca ha fatto emergere invece una storia più complessa, che spiega lo strano recupero e riconosce gli interventi di ricostruzione del dopoguerra nel quadro del palinsesto del Presidio di Pizzofalcone.

Uno strano recupero per un’identità incompresa. Il caso del Presidio militare di Pizzofalcone

Maria Teresa Como
In corso di stampa

Abstract

L’enigmatico assetto alla punta di Pizzofalcone - un’area pubblica da cui emerge l’ammasso tufaceo del Castrum Lucullanum addossato al fronte amputato dell’edificio monumentale del Presidio, trattato come una facciata al fondo della scena – è stato giustificato dalla risistemazione dopo il bombardamento del 1943 che colpì il sito in più punti. La ricerca ha fatto emergere invece una storia più complessa, che spiega lo strano recupero e riconosce gli interventi di ricostruzione del dopoguerra nel quadro del palinsesto del Presidio di Pizzofalcone.
In corso di stampa
Identità dell’architettura storica, Conservazione dell’architettura, Autenticità dell’architettura storica,
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/38393
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