Il saggio evidenzia come, a circa un quarto di secolo dall’inizio della diffusione di Internet, permangano ancora notevoli divide, materiali e simbolici, che impediscono l’attuazione di quelle potenzialità e aspirazioni democratiche che ne hanno accompagnato la nascita e i successivi sviluppi: una società in rete, insomma, quella attuale, in cui i processi di digitalizzazione sono tuttavia ancora del tutto incompiuti e in cui, soprattutto, a restarne fuori sono ancora in molti. Occorre certo continuare nel lavoro, necessario, di potenziamento infrastrutturale, ma anche intensificare lo sviluppo – come scrive l’autrice – «di una nuova alfabetizzazione per un uso adeguato, consapevole e critico dei device digitali». L’acquisizione di competenze digitali, allora – dalla capacità di navigare, ricercare, filtrare e valutare i contenuti alla capacità di crearli e condividerli, scambiandosi informazioni ma anche esercitando la cittadinanza, fino alla consapevolezza in tema di sicurezza e protezione dei dispositivi e dei dati personali –, si configura come parte fondamentale per una piena realizzazione del processo di digitalizzazione, in particolare a scuola, tra i professionisti dell’ambito educativo, dove tale processo, soprattutto in riferimento al nostro Paese, risulta ancora molto frammentato e incompleto. Il saggio, su questo sfondo, innesta una significativa riflessione sulla relazione fra processi di digitalizzazione e costruzione di contesti scolastici inclusivi, mostrando come essa comporti la necessità di una trasformazione paradigmatica delle stesse modalità di progettazione didattica al fine di integrare le tecnologie digitali nel curricolo secondo coordinate di equità e di inclusività.
Processi di digitalizzazione e scuola inclusiva: la prospettiva dell'Universal Design for Learning
M. MUSELLO
2021-01-01
Abstract
Il saggio evidenzia come, a circa un quarto di secolo dall’inizio della diffusione di Internet, permangano ancora notevoli divide, materiali e simbolici, che impediscono l’attuazione di quelle potenzialità e aspirazioni democratiche che ne hanno accompagnato la nascita e i successivi sviluppi: una società in rete, insomma, quella attuale, in cui i processi di digitalizzazione sono tuttavia ancora del tutto incompiuti e in cui, soprattutto, a restarne fuori sono ancora in molti. Occorre certo continuare nel lavoro, necessario, di potenziamento infrastrutturale, ma anche intensificare lo sviluppo – come scrive l’autrice – «di una nuova alfabetizzazione per un uso adeguato, consapevole e critico dei device digitali». L’acquisizione di competenze digitali, allora – dalla capacità di navigare, ricercare, filtrare e valutare i contenuti alla capacità di crearli e condividerli, scambiandosi informazioni ma anche esercitando la cittadinanza, fino alla consapevolezza in tema di sicurezza e protezione dei dispositivi e dei dati personali –, si configura come parte fondamentale per una piena realizzazione del processo di digitalizzazione, in particolare a scuola, tra i professionisti dell’ambito educativo, dove tale processo, soprattutto in riferimento al nostro Paese, risulta ancora molto frammentato e incompleto. Il saggio, su questo sfondo, innesta una significativa riflessione sulla relazione fra processi di digitalizzazione e costruzione di contesti scolastici inclusivi, mostrando come essa comporti la necessità di una trasformazione paradigmatica delle stesse modalità di progettazione didattica al fine di integrare le tecnologie digitali nel curricolo secondo coordinate di equità e di inclusività.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.