La crescente sensibilizzazione per i temi ambientali, la loro intrinseca trasversalità, l’urgenza con cui sempre più si sono imposti nell’agenda pubblica hanno portato, dunque, a una spontanea e spesso non coordinata espansione di alcuni poteri pubblici oltre il perimetro originariamente fissato dal legislatore. È ormai una constatazione acquisita, e confermata dalla dinamica concreta delle relazioni tra poteri pubblici, che il tradizionale principio della separazione ha un valore prescrittivo molto più che descrittivo. In Italia ‒ma la tendenza è diffusa anche in altri paesi‒ è spesso il Governo a esercitare il potere legislativo al posto nel Parlamento. Le crisi globali, prima quella finanziaria e poi quella pandemica, hanno accentuato questa tendenza. Allo stesso tempo, è sempre più frequente che il Parlamento e i giudici esercitino poteri più tipicamente amministrativi, arrivando talvolta a sostituirsi all’amministrazione nel bilanciamento degli interessi caso per caso. Se dunque il principio di separazione dei poteri soffre di molte eccezioni tanto da configurare un regime stabilmente derogatorio rispetto alla ‘purezza’ della sua originaria formulazione, è proprio nel settore ambientale che questa tendenza presenta, tuttavia, caratteri problematici e contraddittori. Le domande a cui questa riflessione intende rispondere riguardano, quindi, proprio il principio di separazione dei poteri e la sua attualità rispetto al tema ambientale: il principio di separazione dei poteri nella sua interpretazione più pura e stringente subisce eccezioni nella dinamica tra poteri pubblici che si crea intorno alla tutela dell’ambiente? In caso positivo, quali sono le caratteristiche di questo fenomeno? Quali le condizioni che facilitano la torsione di questo principio? E, ancora, quali sono le conseguenze, dal punto di vista dell’effettività e dell’efficacia della tutela ambientale, che queste torsioni comportano? Il saggio risponde a queste domande assumendo tre casi di studio esemplificativi: il caso Neubauer, il caso Urgenda, il caso del Fundo Clima brasiliano.

La separazione dei poteri nella giustizia climatica

Morlino, Elisabetta
2023-01-01

Abstract

La crescente sensibilizzazione per i temi ambientali, la loro intrinseca trasversalità, l’urgenza con cui sempre più si sono imposti nell’agenda pubblica hanno portato, dunque, a una spontanea e spesso non coordinata espansione di alcuni poteri pubblici oltre il perimetro originariamente fissato dal legislatore. È ormai una constatazione acquisita, e confermata dalla dinamica concreta delle relazioni tra poteri pubblici, che il tradizionale principio della separazione ha un valore prescrittivo molto più che descrittivo. In Italia ‒ma la tendenza è diffusa anche in altri paesi‒ è spesso il Governo a esercitare il potere legislativo al posto nel Parlamento. Le crisi globali, prima quella finanziaria e poi quella pandemica, hanno accentuato questa tendenza. Allo stesso tempo, è sempre più frequente che il Parlamento e i giudici esercitino poteri più tipicamente amministrativi, arrivando talvolta a sostituirsi all’amministrazione nel bilanciamento degli interessi caso per caso. Se dunque il principio di separazione dei poteri soffre di molte eccezioni tanto da configurare un regime stabilmente derogatorio rispetto alla ‘purezza’ della sua originaria formulazione, è proprio nel settore ambientale che questa tendenza presenta, tuttavia, caratteri problematici e contraddittori. Le domande a cui questa riflessione intende rispondere riguardano, quindi, proprio il principio di separazione dei poteri e la sua attualità rispetto al tema ambientale: il principio di separazione dei poteri nella sua interpretazione più pura e stringente subisce eccezioni nella dinamica tra poteri pubblici che si crea intorno alla tutela dell’ambiente? In caso positivo, quali sono le caratteristiche di questo fenomeno? Quali le condizioni che facilitano la torsione di questo principio? E, ancora, quali sono le conseguenze, dal punto di vista dell’effettività e dell’efficacia della tutela ambientale, che queste torsioni comportano? Il saggio risponde a queste domande assumendo tre casi di studio esemplificativi: il caso Neubauer, il caso Urgenda, il caso del Fundo Clima brasiliano.
2023
979-12-5976-637-3
Separazione dei poteri, crisi climatica, giustizia climatica, climate change
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/45056
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