Il saggio introduce la prima traduzione italiana della più importante opera politica di Constant, rimasta inedita sino al 1980. Essa viene situata nella storia del pensiero politico, ne vengono ricostruite genesi e struttura e ne vengono illustrati i concetti fondamentali. Scritto nel 1806, tornato alla luce nel 1961 e pubblicato per la prima volta in Svizzera nel 1980, questo grande Trattato (spesso confuso con l'omonimo e molto più snello trattato apparso nel 1815) rappresenta il primo tentativo di ripensare in modo sistematico la teoria liberale dopo il terremoto rivoluzionario. Constant si rende conto che, di fronte alla straordinaria accelerazione storica impressa dalla Rivoluzione francese, il pensiero politico settecentesco è improvvisamente 'invecchiato': di qui la critica ai grandi del secolo passato (Rousseau, ma anche Montesquieu), l'individuazione delle specifiche caratteristiche della libertà moderna, l'ampio spazio riserato alle tematiche moderne e la messa a fuoco di una serie di tematiche che apriranno la strada alla riflessione di Tocqueville. I principi di politica del 1806 rappresentano quindi una tappa fondamentale nella storia del pensiero politico: con la loro riscoperta, come ha scritto Tzvetan Todorov, è stato ritrovato l'anello mancante tra lo Spirito delle leggi e il Contratto sociale da un lato e la Democrazia in America dall'altro.

Introduzione

DE LUCA, Stefano
2007-01-01

Abstract

Il saggio introduce la prima traduzione italiana della più importante opera politica di Constant, rimasta inedita sino al 1980. Essa viene situata nella storia del pensiero politico, ne vengono ricostruite genesi e struttura e ne vengono illustrati i concetti fondamentali. Scritto nel 1806, tornato alla luce nel 1961 e pubblicato per la prima volta in Svizzera nel 1980, questo grande Trattato (spesso confuso con l'omonimo e molto più snello trattato apparso nel 1815) rappresenta il primo tentativo di ripensare in modo sistematico la teoria liberale dopo il terremoto rivoluzionario. Constant si rende conto che, di fronte alla straordinaria accelerazione storica impressa dalla Rivoluzione francese, il pensiero politico settecentesco è improvvisamente 'invecchiato': di qui la critica ai grandi del secolo passato (Rousseau, ma anche Montesquieu), l'individuazione delle specifiche caratteristiche della libertà moderna, l'ampio spazio riserato alle tematiche moderne e la messa a fuoco di una serie di tematiche che apriranno la strada alla riflessione di Tocqueville. I principi di politica del 1806 rappresentano quindi una tappa fondamentale nella storia del pensiero politico: con la loro riscoperta, come ha scritto Tzvetan Todorov, è stato ritrovato l'anello mancante tra lo Spirito delle leggi e il Contratto sociale da un lato e la Democrazia in America dall'altro.
2007
978-88-498-1632-7
Constant, Rousseau, Montesquieu, Liberalismo, Rivoluzione francese, Democrazia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/470
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