This essay is part of volume published with the contents of scientific reports of an international meeting organized in Tallyn (Estonia) in may 2008. The volume is an offshot of the interdisciplinary European Project Acume 2, "Interfacing Science, Litterature and Humanities", which aims to foster dialoge and exchange between discipline. My essay is about the fist Syphilis Pandemic in Florence that took place in 1494- 1495. At that time the pandemic was widespread in all the Italian States and in Europe. The theories about the origin of Syphilis Pandemic are still different. This work is not focused on the scientific issue, but on the historical description and on the ideological and political justification of the spread of syphlis, in the italian States, but most of all in Florence at the time of Savonarola. Francesco Guicciardini in his "History of Italy" describes how the situation was like and gives us also an interesting explanation of the different attitudes towards this illness, that was really widespread among poor people,but also among nobles,intellectials and higher clergy. The astrologers considered Syphilis pandemic as a sign of the "end of the times". Some clergy considered it as a sign of God´s punishment. It is surprising to underline how Savonarola´s attitude was quite "scientific" for the times. He suggested the florentine to follow the advice of doctors and not to believe to the astrologers.

Si tratta di un saggio contenuto negli atti di un convegno organizzato presso l’Università di Tallyn (Estonia), come tappa del percorso di ricerca Acume 2, finanziato dalla Commissione europea. L’argomento del progetto era la descrizione del “contagio”, come questione scientifica, letteraria e politica. Questo contributo, fondato sulla rielaborazione della relazione tenuta a Tallyn nel maggio 2008, si sofferma sul primo grande contagio dell’età moderna: la pandemia di sifilide che si diffuse in Europa ed in modo particolare nella penisola italiana alla fine del XV secolo. Le teorie sull’origine della pandemia di sifilide sono tutt’ora differenti. In questo lavoro si analizza, piuttosto che la questione scientifica, la descrizione storica e le differenti interpretazioni e giustificazioni “ideologiche” della propagazione della sifilide. Le prime cronache relative alla diffusione di questo male deformante sono relative al periodo della campagna di Carlo VIII, re di Francia in Italia. Il 1494 fu difatti un anno cardine della storia italiana. La pandemia di sifilide iniziata in quell’anno fu solo il segno più tangibile degli sconvolgimenti che erano in atto nella storia italiana. Fu, quindi, spesso interpretata come un presagio della fine dei tempi su cui la rinnovata cultura millenaristica invitava a riflettere. Francesco Guicciardini nella Storia d’Italia descrisse diffusamente le differenti rappresentazioni simboliche di tale malattia infettiva e deformante. A Firenze la propagazione del male fu particolarmente importante. Appare interessante la posizione assunta da Savonarola sulla questione. Il frate domenicano, guida morale e politica della città, dissentiva dalle ricostruzioni manipolative degli astronomi e considerava la sifilide un fatto scientifico, un contagio, e non un segno del fato. Invitava quindi i fiorentini ad affidarsi alla scienza, alla medicina, e non ai rimedi magici e a diffidare delle interpretazioni politiche del contagio.

The first Syphilis Pandemic in Florence: a Description and a "political" interpretation

RUSSO, Francesca
2010-01-01

Abstract

This essay is part of volume published with the contents of scientific reports of an international meeting organized in Tallyn (Estonia) in may 2008. The volume is an offshot of the interdisciplinary European Project Acume 2, "Interfacing Science, Litterature and Humanities", which aims to foster dialoge and exchange between discipline. My essay is about the fist Syphilis Pandemic in Florence that took place in 1494- 1495. At that time the pandemic was widespread in all the Italian States and in Europe. The theories about the origin of Syphilis Pandemic are still different. This work is not focused on the scientific issue, but on the historical description and on the ideological and political justification of the spread of syphlis, in the italian States, but most of all in Florence at the time of Savonarola. Francesco Guicciardini in his "History of Italy" describes how the situation was like and gives us also an interesting explanation of the different attitudes towards this illness, that was really widespread among poor people,but also among nobles,intellectials and higher clergy. The astrologers considered Syphilis pandemic as a sign of the "end of the times". Some clergy considered it as a sign of God´s punishment. It is surprising to underline how Savonarola´s attitude was quite "scientific" for the times. He suggested the florentine to follow the advice of doctors and not to believe to the astrologers.
2010
978-88-96026-59-5
Si tratta di un saggio contenuto negli atti di un convegno organizzato presso l’Università di Tallyn (Estonia), come tappa del percorso di ricerca Acume 2, finanziato dalla Commissione europea. L’argomento del progetto era la descrizione del “contagio”, come questione scientifica, letteraria e politica. Questo contributo, fondato sulla rielaborazione della relazione tenuta a Tallyn nel maggio 2008, si sofferma sul primo grande contagio dell’età moderna: la pandemia di sifilide che si diffuse in Europa ed in modo particolare nella penisola italiana alla fine del XV secolo. Le teorie sull’origine della pandemia di sifilide sono tutt’ora differenti. In questo lavoro si analizza, piuttosto che la questione scientifica, la descrizione storica e le differenti interpretazioni e giustificazioni “ideologiche” della propagazione della sifilide. Le prime cronache relative alla diffusione di questo male deformante sono relative al periodo della campagna di Carlo VIII, re di Francia in Italia. Il 1494 fu difatti un anno cardine della storia italiana. La pandemia di sifilide iniziata in quell’anno fu solo il segno più tangibile degli sconvolgimenti che erano in atto nella storia italiana. Fu, quindi, spesso interpretata come un presagio della fine dei tempi su cui la rinnovata cultura millenaristica invitava a riflettere. Francesco Guicciardini nella Storia d’Italia descrisse diffusamente le differenti rappresentazioni simboliche di tale malattia infettiva e deformante. A Firenze la propagazione del male fu particolarmente importante. Appare interessante la posizione assunta da Savonarola sulla questione. Il frate domenicano, guida morale e politica della città, dissentiva dalle ricostruzioni manipolative degli astronomi e considerava la sifilide un fatto scientifico, un contagio, e non un segno del fato. Invitava quindi i fiorentini ad affidarsi alla scienza, alla medicina, e non ai rimedi magici e a diffidare delle interpretazioni politiche del contagio.
Pandemia di Sifilide, Carlo VIII, Savonarola, Storia di Firenze nel sedicesimo secolo, storia della scienza; Syphilis Pandemic, Charles VIII king of France, Savonarola, History of Florence in Sixteenth Century, History of science
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/4787
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