Il lavoro monografico mira a porre in discussione la tesi tradizionale in materia di donazioni c.d. indirette, dimostrando, attraverso un ragionamento storico-sistematico, che è possibile ed, anzi, auspicabile un'interpretazione in chiave oggettiva delle norme, prevalentemente, codicistiche in materia di liberalità non donativa. Tale percorso ermeneutico rivela come l'impostazione oggi più accreditata, volta a considerare lo spirito di liberalità (aliasa causa donandi) l'elemento comune fra donazione e liberalità non donativa, si ponga in contrasto con il sistema di diritto privato italiano in cui la causa negoziale è concepita in senso unitario sono ammesse mistioni ovvero commistioni produttive di effetti c.d. indiretti. Si pone, dunque, in discussione la stessa terminologia di donazione indiretta (nonchè quella di negozio indiretto, da assimilarsi al negozio simulato), proponendone una alternativa, incentrata sull'unico elemento comune alle fattispecie sopra menzionate: l'effetto liberale o arricchimento mero. In altre parole, si capovolge la prospettiva, individuando la liberalità nell'effetto e non nella causa. Ciò comporta una revisione dei criteri di applicazione delle norme in materia di liberalità non donativa alle fattispecie che si ascrivono, tradizionalmente, alla categoria delle "donazioni indirette". Tali fattispecie sono analizzate individualmente tra il primo e il secondo volume. Nel volume cui questo abstract si riferisce vengono considerate le fattispecie negoziali ad efficacia esclusiva inter partes (con specifica attenzione alle fattispecie aleatorie) e gli atti unilaterali, rinviando al secondo volume l'analisi delle fattispecie triangolari e degli effetti liberali derivanti da fattispecie non negoziali. I risultati finali dell'indagine portano ad una revisione complessiva dei criteri di individuazione dell'effetto liberale con particolare riguardo alla c.d. vendita mista a donazione (ridenominata vendita ad effetti liberali) e alle altre ipotesi negoziali che realizzano attribuzioni lesive dei diritti dei creditori e/o dei legittimari.
LA LIBERALITA'
GATT, Lucilla
2002-01-01
Abstract
Il lavoro monografico mira a porre in discussione la tesi tradizionale in materia di donazioni c.d. indirette, dimostrando, attraverso un ragionamento storico-sistematico, che è possibile ed, anzi, auspicabile un'interpretazione in chiave oggettiva delle norme, prevalentemente, codicistiche in materia di liberalità non donativa. Tale percorso ermeneutico rivela come l'impostazione oggi più accreditata, volta a considerare lo spirito di liberalità (aliasa causa donandi) l'elemento comune fra donazione e liberalità non donativa, si ponga in contrasto con il sistema di diritto privato italiano in cui la causa negoziale è concepita in senso unitario sono ammesse mistioni ovvero commistioni produttive di effetti c.d. indiretti. Si pone, dunque, in discussione la stessa terminologia di donazione indiretta (nonchè quella di negozio indiretto, da assimilarsi al negozio simulato), proponendone una alternativa, incentrata sull'unico elemento comune alle fattispecie sopra menzionate: l'effetto liberale o arricchimento mero. In altre parole, si capovolge la prospettiva, individuando la liberalità nell'effetto e non nella causa. Ciò comporta una revisione dei criteri di applicazione delle norme in materia di liberalità non donativa alle fattispecie che si ascrivono, tradizionalmente, alla categoria delle "donazioni indirette". Tali fattispecie sono analizzate individualmente tra il primo e il secondo volume. Nel volume cui questo abstract si riferisce vengono considerate le fattispecie negoziali ad efficacia esclusiva inter partes (con specifica attenzione alle fattispecie aleatorie) e gli atti unilaterali, rinviando al secondo volume l'analisi delle fattispecie triangolari e degli effetti liberali derivanti da fattispecie non negoziali. I risultati finali dell'indagine portano ad una revisione complessiva dei criteri di individuazione dell'effetto liberale con particolare riguardo alla c.d. vendita mista a donazione (ridenominata vendita ad effetti liberali) e alle altre ipotesi negoziali che realizzano attribuzioni lesive dei diritti dei creditori e/o dei legittimari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.