Il presente studio ha ad oggetto la tematica relativa agli atti dell'Unione europea comunemente definiti "atipici". Infatti,oltre agli atti prefigurati all’art. 288 TFUE(già 249 TCE), gli stessi trattati prevedono taluni atti diversi che si è proposto di qualificare atti "atipici in senso lato", concernenti ipotesi specifiche e per lo più funzionali all’attività istituzionale. Il quadro degli atti comunitari, quale definito dai trattati, si è inoltre arricchito di non poche figure di atti davvero singolari, che si è proposto di denominare "atti atipici in senso proprio", a volte persino vincolanti, altre volte privi di una specifica denominazione. Tali atti costituiscono il frutto di una prassi delle istituzioni che si è andata progressivamente consolidando nel corso del processo di integrazione europea.
Gli atti "atipici" della Comunità europea
FIENGO G
2008-01-01
Abstract
Il presente studio ha ad oggetto la tematica relativa agli atti dell'Unione europea comunemente definiti "atipici". Infatti,oltre agli atti prefigurati all’art. 288 TFUE(già 249 TCE), gli stessi trattati prevedono taluni atti diversi che si è proposto di qualificare atti "atipici in senso lato", concernenti ipotesi specifiche e per lo più funzionali all’attività istituzionale. Il quadro degli atti comunitari, quale definito dai trattati, si è inoltre arricchito di non poche figure di atti davvero singolari, che si è proposto di denominare "atti atipici in senso proprio", a volte persino vincolanti, altre volte privi di una specifica denominazione. Tali atti costituiscono il frutto di una prassi delle istituzioni che si è andata progressivamente consolidando nel corso del processo di integrazione europea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.