Questo lavoro nasce dal tentativo di sperimentare la capacità di persistenza dei fenomeni giuridici e dei corrispondenti concetti giuridici. Il ragionamento dei giuristi, secondo varie sensibilità, procede per costruzioni di concetti giuridici che possono diventare modelli, ma hanno la loro vera natura e la loro ragione d’essere nella funzione strumentale che svolgono. Questo comporta inevitabilmente la necessità di mantenere un doppio registro, che lavora fra lo statuto scientifico dell’attività del teorico del diritto (che elabora ‘concetti’) e la natura storica dei fenomeni normativi (giuridici nel senso più ampio del termine, dato che all'elemento normativo si deve associare sempre il corrispondente sostrato di cultura giuridica), che suggerisce una continua e vigile verifica della capacità del concetto di rappresentare il suo oggetto. Il fenomeno della codificazione del diritto, dispiegatosi in Europa continentale attraverso il XIX secolo (dalla codificazione napoleonica a quella civile tedesca, con cui si apre il Novecento), è un caso di studio particolarmente utile per questa verifica, perchè consente una lettura delle linee evolutive del diritto contemporaneo in prospettiva storica. Dall’esperienza storica della codificazione (cap.I), emerge la natura tecnica della codificazione, che si pone come tipologia normativa specifica (cap.II), cui si ricorre in modo sempre più diffuso, nel frastagliato panorama del diritto contemporaneo, segnatamente comunitario (cap.III). Le riflessioni proposte nella terza parte di questo volume, tuttavia, suggeriscono più di un profilo critico della attuale tendenza al diritto codificato, rispetto al quale sono dissipate le premesse costitutive che avevano fondato l’esperienza ottocentesca. Al crepuscolo di un’esperienza giuridica così significativa e del patrimonio di concetti giuridici che ha prodotto, è particolarmente utile lavorare in un cantiere la cui ispirazione più proficua potrebbe essere quella di elaborazione dei tratti di un nuovo statuto teorico, più aderente alla realtà di quanto non sia il ragionamento per modelli ritenuti immutabili o tendenzialmente molto stabili, talvolta anche oltre l'evidenza storica.

La codificazione del diritto fra storia, tecnica e tendenza

LABRIOLA, Giulia Maria
2012-01-01

Abstract

Questo lavoro nasce dal tentativo di sperimentare la capacità di persistenza dei fenomeni giuridici e dei corrispondenti concetti giuridici. Il ragionamento dei giuristi, secondo varie sensibilità, procede per costruzioni di concetti giuridici che possono diventare modelli, ma hanno la loro vera natura e la loro ragione d’essere nella funzione strumentale che svolgono. Questo comporta inevitabilmente la necessità di mantenere un doppio registro, che lavora fra lo statuto scientifico dell’attività del teorico del diritto (che elabora ‘concetti’) e la natura storica dei fenomeni normativi (giuridici nel senso più ampio del termine, dato che all'elemento normativo si deve associare sempre il corrispondente sostrato di cultura giuridica), che suggerisce una continua e vigile verifica della capacità del concetto di rappresentare il suo oggetto. Il fenomeno della codificazione del diritto, dispiegatosi in Europa continentale attraverso il XIX secolo (dalla codificazione napoleonica a quella civile tedesca, con cui si apre il Novecento), è un caso di studio particolarmente utile per questa verifica, perchè consente una lettura delle linee evolutive del diritto contemporaneo in prospettiva storica. Dall’esperienza storica della codificazione (cap.I), emerge la natura tecnica della codificazione, che si pone come tipologia normativa specifica (cap.II), cui si ricorre in modo sempre più diffuso, nel frastagliato panorama del diritto contemporaneo, segnatamente comunitario (cap.III). Le riflessioni proposte nella terza parte di questo volume, tuttavia, suggeriscono più di un profilo critico della attuale tendenza al diritto codificato, rispetto al quale sono dissipate le premesse costitutive che avevano fondato l’esperienza ottocentesca. Al crepuscolo di un’esperienza giuridica così significativa e del patrimonio di concetti giuridici che ha prodotto, è particolarmente utile lavorare in un cantiere la cui ispirazione più proficua potrebbe essere quella di elaborazione dei tratti di un nuovo statuto teorico, più aderente alla realtà di quanto non sia il ragionamento per modelli ritenuti immutabili o tendenzialmente molto stabili, talvolta anche oltre l'evidenza storica.
2012
978-88-6342-418-8
CODIFICAZIONE MODERNA DEL DIRITTO; CONCETTI GIURIDICI; STORIA DEL PENSIERO GIURIDICO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/5044
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