Dall'attività sul campo alla conservazione integrata, dalla ricerca in laboratorio alla formazione: l'archeologia nel mondo contemporaneo deve tradurre in "progetto" lo studio delle emergenze culturali di un territorio. Il volume traccia lo sviluppo delle ricerche archeologiche sull'isola di Vivara, un modello di studio capace di mettere in stretta relazione sinergica le scienze e tecnologie necessarie al recupero e valorizzazione di un patrimonio archeologico, storico e ambientale nel golfo di Napoli, che oggi più che mai è necessario tutelare. A Procida-Vivara si sono incontrate Istituzioni italiane ed estere - fra le quali si ricorda l’ENEA e il Ministero della Cultura Hellenico - e progettualità spesso lontane per tradizione e vocazione scientifica, innescando un processo di sperimentazione scientifica originale e, sotto molti aspetti, innovativo. La costituzione di una équipe interdisciplinare ha permesso di affrontare questioni archeometriche, analisi bioarcheologiche e di studio del territorio (sia terrestre che subacqueo) con metodi diversi e con disponibilità al continuo confronto e alla verifica, integrando fortemente la ricerca con la didattica. Ricerche di terra e ricerche di mare, dunque, per portare alla luce quelle testimonianze che fecero dell’isola di Vivara una meta delle antiche navigazioni e un centro "internazionale” nel Mediterraneo già 3500 anni or sono.
Archeologia tra progettazione e conservazione. L'esperimento Vivara
PEPE, Carla
2007-01-01
Abstract
Dall'attività sul campo alla conservazione integrata, dalla ricerca in laboratorio alla formazione: l'archeologia nel mondo contemporaneo deve tradurre in "progetto" lo studio delle emergenze culturali di un territorio. Il volume traccia lo sviluppo delle ricerche archeologiche sull'isola di Vivara, un modello di studio capace di mettere in stretta relazione sinergica le scienze e tecnologie necessarie al recupero e valorizzazione di un patrimonio archeologico, storico e ambientale nel golfo di Napoli, che oggi più che mai è necessario tutelare. A Procida-Vivara si sono incontrate Istituzioni italiane ed estere - fra le quali si ricorda l’ENEA e il Ministero della Cultura Hellenico - e progettualità spesso lontane per tradizione e vocazione scientifica, innescando un processo di sperimentazione scientifica originale e, sotto molti aspetti, innovativo. La costituzione di una équipe interdisciplinare ha permesso di affrontare questioni archeometriche, analisi bioarcheologiche e di studio del territorio (sia terrestre che subacqueo) con metodi diversi e con disponibilità al continuo confronto e alla verifica, integrando fortemente la ricerca con la didattica. Ricerche di terra e ricerche di mare, dunque, per portare alla luce quelle testimonianze che fecero dell’isola di Vivara una meta delle antiche navigazioni e un centro "internazionale” nel Mediterraneo già 3500 anni or sono.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.