Testo, traduzione, introduzione e note critiche dell'interessantissimo testo di Pietro Alfonsi, che rappresenta uno dei casi più famosi di cultura euro-mediterranea del Medioevo, rappresentando un punto di intersezione tra le culture araba, ebraica e latina, date le caratteristiche biografiche e culturali dell'autore. La Disciplina Clericalis è l’opera di più famosa di Pietro Alfonsi (morto intorno al 1130), ebreo spagnolo convertito al cristianesimo, una raccolta di storielle e aneddoti esemplari che introduce all’interno della letteratura latina medievale temi e forme delle culture orientali, ebraica ed araba soprattutto, con un retroterra riferibile sia a tradizione orale, sia, a tratti, a capolavori letterari, dal Kalila e Dimna alla Storia dei sette sapienti, dal Pancatantra alle Mille e una notte. L’opera intende fornire un’istruzione ai “chierici”, cioè alle persone colte, e inaugura una tipologia letteraria, quella della raccolta di novelle incastonate in una cornice narrativa, che avrà un seguito importante nel Basso Medioevo, dal Decameron di Boccaccio al Novellino. Grande la fortuna del testo anche in età moderna e contemporanea.
Pietro Alfonsi, Disciplina Clericalis
D'ANGELO, Edoardo
2009-01-01
Abstract
Testo, traduzione, introduzione e note critiche dell'interessantissimo testo di Pietro Alfonsi, che rappresenta uno dei casi più famosi di cultura euro-mediterranea del Medioevo, rappresentando un punto di intersezione tra le culture araba, ebraica e latina, date le caratteristiche biografiche e culturali dell'autore. La Disciplina Clericalis è l’opera di più famosa di Pietro Alfonsi (morto intorno al 1130), ebreo spagnolo convertito al cristianesimo, una raccolta di storielle e aneddoti esemplari che introduce all’interno della letteratura latina medievale temi e forme delle culture orientali, ebraica ed araba soprattutto, con un retroterra riferibile sia a tradizione orale, sia, a tratti, a capolavori letterari, dal Kalila e Dimna alla Storia dei sette sapienti, dal Pancatantra alle Mille e una notte. L’opera intende fornire un’istruzione ai “chierici”, cioè alle persone colte, e inaugura una tipologia letteraria, quella della raccolta di novelle incastonate in una cornice narrativa, che avrà un seguito importante nel Basso Medioevo, dal Decameron di Boccaccio al Novellino. Grande la fortuna del testo anche in età moderna e contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.