Esiste uno stretto rapporto tra crimine e conflitto, tra quella condotta che il diritto prevede come penalmente rilevante e quella dimensione relazionale, in cui vi è una divergenza tra due o più persone, collocate su posizioni e interessi, apparentemente, inconciliabili. Il conflitto, come contrapposizione di interessi e posizioni, è in rapporto con tutti i crimini, ma, soprattutto, con quelli in cui è centrale l’utilizzo della violenza. Non a caso, infatti, il diritto è il più antico strumento di regolazione del conflitto. Questo saggio indaga come il conflitto costituisca, spesso, il presupposto del crimine e la sua matrice originaria, mentre altre volte emerga quale conseguenza e effetto dell’evento delittuoso.
CRIMINI E CONFLITTI TRA DIRITTO E MEDIAZIONE
LUGNANO, Silvio
2011-01-01
Abstract
Esiste uno stretto rapporto tra crimine e conflitto, tra quella condotta che il diritto prevede come penalmente rilevante e quella dimensione relazionale, in cui vi è una divergenza tra due o più persone, collocate su posizioni e interessi, apparentemente, inconciliabili. Il conflitto, come contrapposizione di interessi e posizioni, è in rapporto con tutti i crimini, ma, soprattutto, con quelli in cui è centrale l’utilizzo della violenza. Non a caso, infatti, il diritto è il più antico strumento di regolazione del conflitto. Questo saggio indaga come il conflitto costituisca, spesso, il presupposto del crimine e la sua matrice originaria, mentre altre volte emerga quale conseguenza e effetto dell’evento delittuoso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.