La polemica contro l’invadenza degli “apparati” di partito nella vita politica democratica è stata, nel secondo dopoguerra, una significativa espressione del difficile percorso di costruzione degli ordinamenti rappresentativi, di cui era emersa coscienza già nella precedente storia dello Stato unitario. In condizioni estremamente minoritarie, nella “prima Repubblica” la cultura antipartitocratica produsse molte proposte per l’adeguamento delle istituzioni italiane a modelli di democrazia “governante”. Nel nuovo quadro politico bipolare impostosi a partire dagli anni Novanta essa ha apparentemente conquistato un consenso molto più vasto: ma è stata in realtà spesso recepita nella forma banalizzata di una generica rivolta moralistica contro la classe politica.
Partitocrazia. Il "regime" italiano e i suoi critici
CAPOZZI, Eugenio
2009-01-01
Abstract
La polemica contro l’invadenza degli “apparati” di partito nella vita politica democratica è stata, nel secondo dopoguerra, una significativa espressione del difficile percorso di costruzione degli ordinamenti rappresentativi, di cui era emersa coscienza già nella precedente storia dello Stato unitario. In condizioni estremamente minoritarie, nella “prima Repubblica” la cultura antipartitocratica produsse molte proposte per l’adeguamento delle istituzioni italiane a modelli di democrazia “governante”. Nel nuovo quadro politico bipolare impostosi a partire dagli anni Novanta essa ha apparentemente conquistato un consenso molto più vasto: ma è stata in realtà spesso recepita nella forma banalizzata di una generica rivolta moralistica contro la classe politica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.