Indagine analitica sul soggiorno di Giotto a Napoli (1328-1334), volta a ricostruire la portata reale delle opere realizzate per la corte angioina su commissione di re Roberto, oggi per la gran parte scomparse. Si identificano le tracce dei lavori nella reggia di Castel Nuovo, esaltati già dal Petrarca, e si ricostruisce la complessità e l'ampiezza dell'intervento nella chiesa-sepolcreto degli Angiò, in Santa Chiara, rivalutando le tracce di mano del grande artista toscano e della sua bottega riscoperte nel coro delle monache e nel convento e proponendo una lettura di stampo francescano-pauperista e gioachimita del perduto ciclo di affreschi della chiesa.

Giotto a Napoli

LEONE DE CASTRIS, Pierluigi
2006-01-01

Abstract

Indagine analitica sul soggiorno di Giotto a Napoli (1328-1334), volta a ricostruire la portata reale delle opere realizzate per la corte angioina su commissione di re Roberto, oggi per la gran parte scomparse. Si identificano le tracce dei lavori nella reggia di Castel Nuovo, esaltati già dal Petrarca, e si ricostruisce la complessità e l'ampiezza dell'intervento nella chiesa-sepolcreto degli Angiò, in Santa Chiara, rivalutando le tracce di mano del grande artista toscano e della sua bottega riscoperte nel coro delle monache e nel convento e proponendo una lettura di stampo francescano-pauperista e gioachimita del perduto ciclo di affreschi della chiesa.
2006
88-510-0386-6
Giotto; Roberto d'Angiò; Napoli, pittura XIV secolo
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