A 230 anni dalla prima stampa (1787) si presenta l’edizione critica de L’Agamennone, monodramma lirico di Francesco Mario Pagano, avvocato, docente universitario, saggista, poeta e drammaturgo, autore dei Saggi politici, che conclude la vita tra i martiri del 1799.Il teatro di Pagano di forte impronta classicista costituisce uno stampo evocativo per la rappresentazione e l’analisi delle tematiche storiche e civili che diffondono anche nelle opere poetiche gli interessi giuridici dell’autore. Tra queste opere L’Agamennone occupa per la natura sperimentale della forma del dramma, per il grado di intensità delle passioni e i riferimenti politici una indiscussa centralità. La trama riprende la scrittura poetica dell’Ifigenia in Aulide di Euripide, uno dei più indicativi testi politico-retorici ateniesi. Ifigenia, attraverso il carme recitato, rappresenta il modello ideale del cittadino dell’impero oligarchico ateniese, quel modello che aveva consentito l’affermazione della supremazia dell’Ellade nel Mediterraneo orientale; un esempio che, attraverso le traduzioni e i commenti, non resta senza effetti sullo svolgimento del pensiero filosofico del XVIII secolo, a partire proprio da Pagano, sul cui animo il mito di Ifigenia produsse una durevole profonda impressione.In appendice è proposta la copia anastatica dell’unica ristampa de L’Agamennone curata da Vittorio Imbriani nel 1885, un’edizione ragguardevole per ragioni di storiografia filologica e critica. Una curatela dotta, corredata di fitte note storico-critiche, nella quale il severo ed esigente Imbriani esprime sul L’Agamennone paganiano un elogio indiscusso.
L'Agamennone, monodramma lirico (seconda edizione ampliata - prima ed. 2017)
Zoppi S
2019-01-01
Abstract
A 230 anni dalla prima stampa (1787) si presenta l’edizione critica de L’Agamennone, monodramma lirico di Francesco Mario Pagano, avvocato, docente universitario, saggista, poeta e drammaturgo, autore dei Saggi politici, che conclude la vita tra i martiri del 1799.Il teatro di Pagano di forte impronta classicista costituisce uno stampo evocativo per la rappresentazione e l’analisi delle tematiche storiche e civili che diffondono anche nelle opere poetiche gli interessi giuridici dell’autore. Tra queste opere L’Agamennone occupa per la natura sperimentale della forma del dramma, per il grado di intensità delle passioni e i riferimenti politici una indiscussa centralità. La trama riprende la scrittura poetica dell’Ifigenia in Aulide di Euripide, uno dei più indicativi testi politico-retorici ateniesi. Ifigenia, attraverso il carme recitato, rappresenta il modello ideale del cittadino dell’impero oligarchico ateniese, quel modello che aveva consentito l’affermazione della supremazia dell’Ellade nel Mediterraneo orientale; un esempio che, attraverso le traduzioni e i commenti, non resta senza effetti sullo svolgimento del pensiero filosofico del XVIII secolo, a partire proprio da Pagano, sul cui animo il mito di Ifigenia produsse una durevole profonda impressione.In appendice è proposta la copia anastatica dell’unica ristampa de L’Agamennone curata da Vittorio Imbriani nel 1885, un’edizione ragguardevole per ragioni di storiografia filologica e critica. Una curatela dotta, corredata di fitte note storico-critiche, nella quale il severo ed esigente Imbriani esprime sul L’Agamennone paganiano un elogio indiscusso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.