Una “cultura del tonno” sembra legare le une alle altre le civiltà del bacino del Mediterraneo, dalla Spagna alle coste del Levante, costituendo una risorsa comune che oggi è necessario tutelare. L’idea di mettere in comunicazione, in un contesto multidisciplinare, antropologi, archeologi, architetti, biologi e naturalisti, ha costituito una preziosa occasione di riflessione per determinare il ruolo svolto dalla pesca del tonno nel Mediterraneo dalla preistoria a oggi. Le rotte dei grandi pelagici sono immutate – nonostante la pesca industrializzata, l’inquinamento crescente e il turismo aggressivo – ed è proprio la peculiare regolarità di questi “viaggi” che permette di contribuire alle ricerche archeologiche in aree strategiche del Mediterraneo, perché nei siti dove è attestato il passaggio del Thunnus thynnus, si ha la certezza che nel corso dei secoli e/o millenni si poteva svolgere un'attività di pesca e lavorazione del tonno. In questo volume vengono pubblicati con un ricco apparato iconografico i contributi dei singoli studiosi, le cui riflessioni critiche prendono spunto dalla testimonianza delle fonti archeologiche ed etnoarcheologiche, storiche e letterarie che attestano la persistenza di siti, impianti e tradizioni millenarie lungo le rotte che i tonni, puntualmente ogni anno, percorrevano lungo le coste del Mediterraneo da Gibilterra ai Dardanelli.

Rotte dei tonni e luoghi delle tonnare nel Mediterraneo dalla preistoria a oggi

PEPE, Carla
2006-01-01

Abstract

Una “cultura del tonno” sembra legare le une alle altre le civiltà del bacino del Mediterraneo, dalla Spagna alle coste del Levante, costituendo una risorsa comune che oggi è necessario tutelare. L’idea di mettere in comunicazione, in un contesto multidisciplinare, antropologi, archeologi, architetti, biologi e naturalisti, ha costituito una preziosa occasione di riflessione per determinare il ruolo svolto dalla pesca del tonno nel Mediterraneo dalla preistoria a oggi. Le rotte dei grandi pelagici sono immutate – nonostante la pesca industrializzata, l’inquinamento crescente e il turismo aggressivo – ed è proprio la peculiare regolarità di questi “viaggi” che permette di contribuire alle ricerche archeologiche in aree strategiche del Mediterraneo, perché nei siti dove è attestato il passaggio del Thunnus thynnus, si ha la certezza che nel corso dei secoli e/o millenni si poteva svolgere un'attività di pesca e lavorazione del tonno. In questo volume vengono pubblicati con un ricco apparato iconografico i contributi dei singoli studiosi, le cui riflessioni critiche prendono spunto dalla testimonianza delle fonti archeologiche ed etnoarcheologiche, storiche e letterarie che attestano la persistenza di siti, impianti e tradizioni millenarie lungo le rotte che i tonni, puntualmente ogni anno, percorrevano lungo le coste del Mediterraneo da Gibilterra ai Dardanelli.
2006
978-88-96055-24-3
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/5422
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