Il saggio fa parte di un volume miscellaneo dedicato a come i maggiori scrittori italiani, dal Medioevo a oggi, abbiano considerato e descritto il proprio corpo. Il contributo ricostruisce il rapporto di Gadda con le proprie membra, rapporto da cui scaturisce l'esplosivo fantastico immaginario dello scrittore. L'indagine è condotta partendo dall'analisi dei personaggi autobriografici dei romanzi e dei racconti e dalle lettere di Gadda a parenti e amici.

«Quindi Carlo Emilio Gadda, Duca di Sant’Aquila, (Gaddùs) parte col piede sinistro e si avanza con passo scozzese…»

Zoppi S
2010-01-01

Abstract

Il saggio fa parte di un volume miscellaneo dedicato a come i maggiori scrittori italiani, dal Medioevo a oggi, abbiano considerato e descritto il proprio corpo. Il contributo ricostruisce il rapporto di Gadda con le proprie membra, rapporto da cui scaturisce l'esplosivo fantastico immaginario dello scrittore. L'indagine è condotta partendo dall'analisi dei personaggi autobriografici dei romanzi e dei racconti e dalle lettere di Gadda a parenti e amici.
2010
88-89920-57-2
C.E. Gadda; corpo; autobiografia
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