Il saggio si propone di avviare la ricostruzione, per la prima volta, dopo una lunga indagine sul territorio e negli archivi calabresi, del corpus della scultura in legno di produzione napoletana tra metà Seicento e la fine del Settecento ancora presente nelle chiese dei principali centri della regione, in larga parte ex feudi dell’aristocrazia meridionale “di prima fila”. È stato così possibile mettere meglio a fuoco l‘attività di autori già conosciuti, come Francesco Ardia o Pietro Patalano, o ancora da delineare nell’interezza della loro fisionomia, come Gaetano Franzese o Gennaro D’Amore.

Sculture barocche e tardobarocche in Calabria. Un percorso accidentato

BORRELLI, Giovanni
2009-01-01

Abstract

Il saggio si propone di avviare la ricostruzione, per la prima volta, dopo una lunga indagine sul territorio e negli archivi calabresi, del corpus della scultura in legno di produzione napoletana tra metà Seicento e la fine del Settecento ancora presente nelle chiese dei principali centri della regione, in larga parte ex feudi dell’aristocrazia meridionale “di prima fila”. È stato così possibile mettere meglio a fuoco l‘attività di autori già conosciuti, come Francesco Ardia o Pietro Patalano, o ancora da delineare nell’interezza della loro fisionomia, come Gaetano Franzese o Gennaro D’Amore.
2009
978-88-87111-81-1
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