Il contributo mira a porre in luce l’incidenza della legge n. 76/2016 sull’esercizio dell’autonomia privata nei rapporti familiari patrimoniali e non patrimoniali. In particolare su quale possa essere la reciproca influenza sul terreno della tipicità/ atipicità negoziale tra i diversi modelli disciplinari che emergono dal testo normativo: convenzione matrimoniale, convenzione patrimoniale e del contratto di convivenza. In particolare ci si interroga sul carattere costitutivo o meno della registrazione della convivenza e sulle conseguenze relative al contratto di convivenza. Quest’ultimo diviene il centro dell’indagine in quanto ci si interroga sul possibile contenuto del medesimo in rapporto ai limiti delle norme imperative e dell’ordine pubblico. Del pari si pone in luce il carattere paradigmatico della disciplina del contratto di convivenza rispetto agli accordi patrimoniali che potrebbero essere conclusi tra i componenti di una relazione affettiva non necessariamente identificabile con la coppia convivente (es. si pensi a rapporti tra tre o più amici che convivono in un medesimo appartamento). In fine si tenta di evidenziare il possibile rapporto tra disciplina generale e disciplina speciale nella regolamentazione delle fattispecie atipiche di regolamentazione dei rapporti patrimoniali tra soggetti conviventi, cercando di identificarne il contenuto minimo inderogabile.
Autonomia privata e convenzioni familiari nella dialettica tra tipicità e atipicità negoziale
GATT, Lucilla
2017-01-01
Abstract
Il contributo mira a porre in luce l’incidenza della legge n. 76/2016 sull’esercizio dell’autonomia privata nei rapporti familiari patrimoniali e non patrimoniali. In particolare su quale possa essere la reciproca influenza sul terreno della tipicità/ atipicità negoziale tra i diversi modelli disciplinari che emergono dal testo normativo: convenzione matrimoniale, convenzione patrimoniale e del contratto di convivenza. In particolare ci si interroga sul carattere costitutivo o meno della registrazione della convivenza e sulle conseguenze relative al contratto di convivenza. Quest’ultimo diviene il centro dell’indagine in quanto ci si interroga sul possibile contenuto del medesimo in rapporto ai limiti delle norme imperative e dell’ordine pubblico. Del pari si pone in luce il carattere paradigmatico della disciplina del contratto di convivenza rispetto agli accordi patrimoniali che potrebbero essere conclusi tra i componenti di una relazione affettiva non necessariamente identificabile con la coppia convivente (es. si pensi a rapporti tra tre o più amici che convivono in un medesimo appartamento). In fine si tenta di evidenziare il possibile rapporto tra disciplina generale e disciplina speciale nella regolamentazione delle fattispecie atipiche di regolamentazione dei rapporti patrimoniali tra soggetti conviventi, cercando di identificarne il contenuto minimo inderogabile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.