La complessità è propria delle società globali e postmoderne, caratterizzate dall’interconnessione di molteplici processi ed eventi sociali, economici, politici e culturali, nonché dalla pervasività dei mezzi di comunicazione di massa. Ciò si accompagna, nell’ambito delle teorie della conoscenza, alla crisi del mito dogmatico dell’onniscienza ed alla decostruzione dell’immagine di un sapere che, modellato sulla fisica, sulla chimica, sulla geometria e sulla matematica, era ritenuto in grado di giungere ad una conoscenza oggettiva e definitiva. In un contesto siffatto la formazione riveste un ruolo fondamentale, in quanto la conoscenza diviene uno strumento portante per l’esercizio della libertà, consentendo al soggetto di operare delle scelte consapevoli. Occorre quindi che la pedagogia riannodi il proprio legame consustanziale con la sua dimensione etico-socio-politica, configurando un modello educativo rivolto sia al cittadino/paziente sia ai sanitari per favorire una lettura critica dei messaggi provenienti dal mondo dai mass-media e dalla pubblicità in ambito sanitario. Ciò per ricostruire una comunicazione incentrata sui valori del dialogo e del confronto, che, nella consapevolezza della problematicità e della complessità delle situazioni e degli stati patologici, miri a rapportare non più solo il medico e il paziente, ma a relazionare finalmente tra loro soggetti-persone nell’interezza delle loro personalità dialogiche e collaborative.
PROSPETTIVE EDUCATIVE PER UNA LETTURA CRITICA DEI MASS MEDIA
SIRIGNANO, Fabrizio Manuel
2012-01-01
Abstract
La complessità è propria delle società globali e postmoderne, caratterizzate dall’interconnessione di molteplici processi ed eventi sociali, economici, politici e culturali, nonché dalla pervasività dei mezzi di comunicazione di massa. Ciò si accompagna, nell’ambito delle teorie della conoscenza, alla crisi del mito dogmatico dell’onniscienza ed alla decostruzione dell’immagine di un sapere che, modellato sulla fisica, sulla chimica, sulla geometria e sulla matematica, era ritenuto in grado di giungere ad una conoscenza oggettiva e definitiva. In un contesto siffatto la formazione riveste un ruolo fondamentale, in quanto la conoscenza diviene uno strumento portante per l’esercizio della libertà, consentendo al soggetto di operare delle scelte consapevoli. Occorre quindi che la pedagogia riannodi il proprio legame consustanziale con la sua dimensione etico-socio-politica, configurando un modello educativo rivolto sia al cittadino/paziente sia ai sanitari per favorire una lettura critica dei messaggi provenienti dal mondo dai mass-media e dalla pubblicità in ambito sanitario. Ciò per ricostruire una comunicazione incentrata sui valori del dialogo e del confronto, che, nella consapevolezza della problematicità e della complessità delle situazioni e degli stati patologici, miri a rapportare non più solo il medico e il paziente, ma a relazionare finalmente tra loro soggetti-persone nell’interezza delle loro personalità dialogiche e collaborative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.