La trattazione sulle Comunità riunisce i testi che, con ogni probabilità, costituiscono il nucleo più antico dell’ambizioso progetto legato al titolo di Economia e società. In questi scritti Max Weber fornisce un’esaustiva rassegna delle molteplici forme di aggregazione e associazione, mettendone in luce di volta in volta il rapporto con lo sviluppo dell’economia e con le modalità più razionali dell’agire sociale. Attraverso una rigorosa analisi che spazia dalla comunità domestica ai ceti guerrieri, dalle comunità etniche – in cui si discute criticamente il concetto di «razza» –, alla nazione, legata alle tonalità emotive del «prestigio della potenza», Weber approda alla disamina della costituzione delle comunità politiche, dove emergono le prime, illuminanti definizioni del cruciale concetto di «potere» e del monopolio statale della violenza legittima. Caso limite dell’agire comunitario si rivela invece la «comunità di mercato», governata da dinamiche razionali rispetto allo scopo, che è il presupposto della successiva, ferma distinzione tra le classi, i ceti e i partiti. I testi weberiani sono accompagnati da un manoscritto inedito, dal titolo Associazione domestica, clan e vicinato, presentato qui in forma autonoma, che risale addirittura al 1906 e che costituisce il punto di partenza per un’ampia analisi della comunità domestica in dialogo con i maggiori teorici delle origini delle società umane, da Lewis Henry Morgan a Friedrich Engels, fino a Johann Jakob Bachofen. Questi scritti compongono un particolareggiato affresco sociologico ricco di riferimenti storici e di nessi con l’attualità, dove la precisione dei rimandi fa risaltare la portata del programma complessivo e l’impressionante ordito concettuale che da un tipo comunitario conduce a quello successivo.
Comunità, in Economia e società. L'economia, gli ordinamenti e i poteri sociali. Lascito, vol. 1
Palma M
2016-01-01
Abstract
La trattazione sulle Comunità riunisce i testi che, con ogni probabilità, costituiscono il nucleo più antico dell’ambizioso progetto legato al titolo di Economia e società. In questi scritti Max Weber fornisce un’esaustiva rassegna delle molteplici forme di aggregazione e associazione, mettendone in luce di volta in volta il rapporto con lo sviluppo dell’economia e con le modalità più razionali dell’agire sociale. Attraverso una rigorosa analisi che spazia dalla comunità domestica ai ceti guerrieri, dalle comunità etniche – in cui si discute criticamente il concetto di «razza» –, alla nazione, legata alle tonalità emotive del «prestigio della potenza», Weber approda alla disamina della costituzione delle comunità politiche, dove emergono le prime, illuminanti definizioni del cruciale concetto di «potere» e del monopolio statale della violenza legittima. Caso limite dell’agire comunitario si rivela invece la «comunità di mercato», governata da dinamiche razionali rispetto allo scopo, che è il presupposto della successiva, ferma distinzione tra le classi, i ceti e i partiti. I testi weberiani sono accompagnati da un manoscritto inedito, dal titolo Associazione domestica, clan e vicinato, presentato qui in forma autonoma, che risale addirittura al 1906 e che costituisce il punto di partenza per un’ampia analisi della comunità domestica in dialogo con i maggiori teorici delle origini delle società umane, da Lewis Henry Morgan a Friedrich Engels, fino a Johann Jakob Bachofen. Questi scritti compongono un particolareggiato affresco sociologico ricco di riferimenti storici e di nessi con l’attualità, dove la precisione dei rimandi fa risaltare la portata del programma complessivo e l’impressionante ordito concettuale che da un tipo comunitario conduce a quello successivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.