Eric Weil (1904-1977) è stato definito come l’ultimo dei ‘filosofi classici’. Classica la sua formazione, nella Germania neokantiana di Cassirer e di Warburg, classici i suoi riferimenti – Hegel, Kant, Aristotele –, classici i titoli dei suoi capolavori – Logica della filosofia, Filosofia politica, Filosofia morale. Ma sempre contemporaneo, e radicalmente novecentesco, il suo tema: la violenza. Concetto irriducibile, refrattario alla riflessione, dopo il 1945 la violenza diventa nel pensiero di Weil, ebreo tedesco naturalizzato francese, come per un’intera generazione di intellettuali europei, un oggetto che esige uno sforzo teorico supplementare. In Weil addirittura il problema fondamentale della filosofia. Questo studio, delineando un ritratto a tutto tondo della filosofia di Eric Weil, indaga le diverse soluzioni che l’autore ha fornito al suo problema, sotto il profilo teorico, socio-politico e morale, fornendo molteplici determinazioni al suo concetto (‘pensiero violento’, ‘efficacia’, ‘prudenza’). Nel dialogo coi classici, ma soprattutto coi suoi contemporanei: da Kojève ad Aron, da Bataille a Durkheim, da Weber a Koyré, Weil attraversa la stagione dell’hegelismo francese congiungendovi il rigore teorico ereditato dai suoi studi e la padronanza di un sapere storico-universale. Inattuale nello stile, attualissimo nell’oggetto, il suo pensiero lascia coesistere ragione e violenza: il ‘senso’ si dà, effettivo, presente, reale, nei diversi modi della violenza.

Studio su Eric Weil

PALMA M
2008-01-01

Abstract

Eric Weil (1904-1977) è stato definito come l’ultimo dei ‘filosofi classici’. Classica la sua formazione, nella Germania neokantiana di Cassirer e di Warburg, classici i suoi riferimenti – Hegel, Kant, Aristotele –, classici i titoli dei suoi capolavori – Logica della filosofia, Filosofia politica, Filosofia morale. Ma sempre contemporaneo, e radicalmente novecentesco, il suo tema: la violenza. Concetto irriducibile, refrattario alla riflessione, dopo il 1945 la violenza diventa nel pensiero di Weil, ebreo tedesco naturalizzato francese, come per un’intera generazione di intellettuali europei, un oggetto che esige uno sforzo teorico supplementare. In Weil addirittura il problema fondamentale della filosofia. Questo studio, delineando un ritratto a tutto tondo della filosofia di Eric Weil, indaga le diverse soluzioni che l’autore ha fornito al suo problema, sotto il profilo teorico, socio-politico e morale, fornendo molteplici determinazioni al suo concetto (‘pensiero violento’, ‘efficacia’, ‘prudenza’). Nel dialogo coi classici, ma soprattutto coi suoi contemporanei: da Kojève ad Aron, da Bataille a Durkheim, da Weber a Koyré, Weil attraversa la stagione dell’hegelismo francese congiungendovi il rigore teorico ereditato dai suoi studi e la padronanza di un sapere storico-universale. Inattuale nello stile, attualissimo nell’oggetto, il suo pensiero lascia coesistere ragione e violenza: il ‘senso’ si dà, effettivo, presente, reale, nei diversi modi della violenza.
2008
9788896055083
Senso; Violenza; Azione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/13048
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