Situata cronologicamente fra la Storia d'Italia e la Storia d'Europa, la «memorietta» Antistoricismo, letta da Benedetto Croce al Congresso filosofico di Oxford nel 1930, ne rappresenta anche un ideale punto di raccordo. Insieme con pensieri e giudizi provenienti da lontano, Croce vi anticipa infatti i grandi motivi ispiratori della Storia d'Europa: la «religione della libertà», l'identificazione radicale fra storicismo e idea di Europa, la questione della possibile nascita di un processo nuovo dalla crisi dell'assetto ideologico precedente. Il saggio ricostruisce la rete di relazioni personali, concettuali, politiche che si raddensa intorno a questa memoria, nel contesto degli interventi che, da Huizinga a Curtius, da Valery a Jaspers a Ortega, tentarono di tematizzare la crisi degli anni Trenta, con intuizioni letterarie, filosofiche e politiche che costituiscono una riserva ideologica non ancora esaurita.
Croce, Oxford 1930
GIAMMATTEI E
2007-01-01
Abstract
Situata cronologicamente fra la Storia d'Italia e la Storia d'Europa, la «memorietta» Antistoricismo, letta da Benedetto Croce al Congresso filosofico di Oxford nel 1930, ne rappresenta anche un ideale punto di raccordo. Insieme con pensieri e giudizi provenienti da lontano, Croce vi anticipa infatti i grandi motivi ispiratori della Storia d'Europa: la «religione della libertà», l'identificazione radicale fra storicismo e idea di Europa, la questione della possibile nascita di un processo nuovo dalla crisi dell'assetto ideologico precedente. Il saggio ricostruisce la rete di relazioni personali, concettuali, politiche che si raddensa intorno a questa memoria, nel contesto degli interventi che, da Huizinga a Curtius, da Valery a Jaspers a Ortega, tentarono di tematizzare la crisi degli anni Trenta, con intuizioni letterarie, filosofiche e politiche che costituiscono una riserva ideologica non ancora esaurita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.