Questo saggio affronta il tema del diffuso risorgere di muri, confini, barriere. Alle frontiere dell’Europa, fra nord e sud degli Stati Uniti (in entrambi i casi lo scopo è contenere i flussi migratori) e in altre aree del mondo si sta concretizzando un fenomeno di portata globale: la rinascita del concetto di limite territoriale, inteso come elemento di partizione dello spazio politico e in funzione di esclusione o di autoprotezione, in chiave securitaria. Secondo l’ipotesi interpretativa avanzata nel contributo, questa tendenza è destinata a consolidarsi e a manifestare tutto il suo potenziale critico, perché appartiene a un movimento di ridefinizione degli spazi politici che si inserisce nella c.d. “seconda globalizzazione”. Rispetto al moto iniziale, tipico di una globalizzazione che presentava se stessa come eliminazione dei confini e affermazione del cosmopolitismo a vari livelli, si assiste oggi a un riassemblaggio territoriale (Saskia Sassen) destinato a consolidare vecchie disuguaglianze e a crearne di nuove (su scala mondiale); a favorire processi di tipo nazionalistico (su scala statale); a modificare l’ethos politico-costituzionale che consideriamo patrimonio acquisito del costituzionalismo contemporaneo (su scala europea). Un insieme di fattori non ineluttabili, sul quale la filosofia del diritto è particolarmente sollecitata a riflettere.
Muros y confines: una reflexión sobre el renascimiento de la idea de límite
LABRIOLA, Giulia Maria
2017-01-01
Abstract
Questo saggio affronta il tema del diffuso risorgere di muri, confini, barriere. Alle frontiere dell’Europa, fra nord e sud degli Stati Uniti (in entrambi i casi lo scopo è contenere i flussi migratori) e in altre aree del mondo si sta concretizzando un fenomeno di portata globale: la rinascita del concetto di limite territoriale, inteso come elemento di partizione dello spazio politico e in funzione di esclusione o di autoprotezione, in chiave securitaria. Secondo l’ipotesi interpretativa avanzata nel contributo, questa tendenza è destinata a consolidarsi e a manifestare tutto il suo potenziale critico, perché appartiene a un movimento di ridefinizione degli spazi politici che si inserisce nella c.d. “seconda globalizzazione”. Rispetto al moto iniziale, tipico di una globalizzazione che presentava se stessa come eliminazione dei confini e affermazione del cosmopolitismo a vari livelli, si assiste oggi a un riassemblaggio territoriale (Saskia Sassen) destinato a consolidare vecchie disuguaglianze e a crearne di nuove (su scala mondiale); a favorire processi di tipo nazionalistico (su scala statale); a modificare l’ethos politico-costituzionale che consideriamo patrimonio acquisito del costituzionalismo contemporaneo (su scala europea). Un insieme di fattori non ineluttabili, sul quale la filosofia del diritto è particolarmente sollecitata a riflettere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.