Humiliated and obese by Marino Niola Obesity is at the center of planetary attention warned by international agencies such as OMS and FAO. The author analyzes how it compromises the categories of fat and overweight subjects, as well as the ideal body. Thanks to the historical-anthropological genealogy of the lexicon and the semantic field referring to obesity, Niola shows how a collective obesophobia is progressively developing and strengthening. This is going to underestimate the socio-economic reasons that cause excessive malnutrition and increase in obesity in the West. It transforms the fact of being overweight into guilt. “Being overweight” is looked as the result of a bulimic intemperance that is always more stigmatized by ethics and sanctioned by finance. The result is that to be overweight is becoming a socio-ethnic stigma and the contempt for the obese is becoming a new frontier of the contemporary racism.
L’autore analizza come l’obesità, oggi al centro di un allarme planetario lanciato da agenzie internazionali come OMS e FAO, metta in gioco la categoria stessa di grasso e sovrappeso, nonché di corpo ideale. Attraverso una genealogia storico-antropologica del lessico e del campo semantico riferiti all’obesità, Niola mostra come si stia progressivamente sviluppando e rafforzando una sorta di obesofobia collettiva, che tende a sottovalutare le ragioni economico-sociali che sono alla base della malnutrizione per eccesso e dell’aumento dell’obesità in Occidente. Trasformando il sovrappeso in una colpa individuale, nell’esito di una intemperanza bulimica che viene sempre più spesso stigmatizzata eticamente e sanzionata pecuniariamente. Con il risultato che il sovrappeso sta diventando uno stigma etnico-sociale e il disprezzo degli obesi una nuova frontiera del razzismo contemporaneo.
Titolo: | Umiliati e obesi |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2018 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.12570/17871 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |