Nella più ampia dinamica di rapporti e di polemiche che intercorsero tra i membri dell’Accademia degli Incogniti e Suor Arcangela Tarabotti, Brusoni svolse, come noto, un ruolo di rilievo. Ai più noti giudizi espressi dallo scrittore nei confronti di Suor Arcangela nell’Orestilla e alla lunga e violenta invettiva pronunciata nella Fantasia terza de I sogni di Parnaso, si aggiungono e analizzano le considerazioni, finora ignorate, esposte da Brusoni nel secondo discorso del terzo libro dei Trascorsi accademici (1656). Si considera quanto sostenuto dallo scrittore, in allusiva polemica con la Tarabotti e in costante confronto con gli accademici Incogniti, a proposito della natura della donna e della sua nascita. La posizione dello scrittore si inserisce con efficacia nella dibattuta e problematica interpretazione dei primi passi del Genesi.
«La mia semplicità è stata ingannata dalla sagacia del serpente». Polemiche di Girolamo Brusoni con Arcangela Tarabotti
BUFACCHI, EMANUELA
2015-01-01
Abstract
Nella più ampia dinamica di rapporti e di polemiche che intercorsero tra i membri dell’Accademia degli Incogniti e Suor Arcangela Tarabotti, Brusoni svolse, come noto, un ruolo di rilievo. Ai più noti giudizi espressi dallo scrittore nei confronti di Suor Arcangela nell’Orestilla e alla lunga e violenta invettiva pronunciata nella Fantasia terza de I sogni di Parnaso, si aggiungono e analizzano le considerazioni, finora ignorate, esposte da Brusoni nel secondo discorso del terzo libro dei Trascorsi accademici (1656). Si considera quanto sostenuto dallo scrittore, in allusiva polemica con la Tarabotti e in costante confronto con gli accademici Incogniti, a proposito della natura della donna e della sua nascita. La posizione dello scrittore si inserisce con efficacia nella dibattuta e problematica interpretazione dei primi passi del Genesi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.