Si considerano gli interventi delle censure ecclesiastiche (conservate dall'Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede) sulle opere letterarie prodotte dagli accademici incogniti (principalmente Girolamo Brusoni, Giovan Francesco Loredano, Ferrante Pallavicino, Antonio Santacroce) e se ne rileva il particolare interesse. La censura romana colpisce essenzialmente due generi: il romanzo, ben esemplificato dalla produzione di Brusoni, e quello dei ragguagli parnassiani di imitazione boccaliniana. Gli interventi censori seicenteschi alle opere letterarie, che pure hanno perso l'accurata veste stilistica delle relazioni elaborate dai consultori nel secolo precedente, e che spesso ripropongono strutture e meccanismi ormai consolidati, restano comunque validi strumenti per individuare interessanti increspature del tessuto narrativo e rilevare implicazioni sottintese. Le scelte censorie, di cui si dà conto, finiscono talvolta per offrire utili suggerimenti interpretativi, non senza ripercussioni nella critica contemporanea.
Alcune osservazioni sulla censura romana e gli accademici Incogniti
BUFACCHI, EMANUELA
2015-01-01
Abstract
Si considerano gli interventi delle censure ecclesiastiche (conservate dall'Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede) sulle opere letterarie prodotte dagli accademici incogniti (principalmente Girolamo Brusoni, Giovan Francesco Loredano, Ferrante Pallavicino, Antonio Santacroce) e se ne rileva il particolare interesse. La censura romana colpisce essenzialmente due generi: il romanzo, ben esemplificato dalla produzione di Brusoni, e quello dei ragguagli parnassiani di imitazione boccaliniana. Gli interventi censori seicenteschi alle opere letterarie, che pure hanno perso l'accurata veste stilistica delle relazioni elaborate dai consultori nel secolo precedente, e che spesso ripropongono strutture e meccanismi ormai consolidati, restano comunque validi strumenti per individuare interessanti increspature del tessuto narrativo e rilevare implicazioni sottintese. Le scelte censorie, di cui si dà conto, finiscono talvolta per offrire utili suggerimenti interpretativi, non senza ripercussioni nella critica contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.