Lo scritto propone una riflessione sulla relazione educativa, sul rapporto ‘patico’ tra maestro e allievo, e incontra il saggio senza idee di François Jullien (1998) e la beata mensa di Dante nel Convivio. La proposta epistemica è di una pedagogia del sentire perché ciascuna creatura vivente (Dewey, 1934) sia colta attraverso la sua apertura al mondo, nella reciprocità del gesto del toccare/penetrare e quindi nutrire/crescere, per riconoscere il bisogno di educazione - educazione sentimentale, direbbe Flaubert - e di farne emergere adeguate pratiche educative.

Per una pedagogia del sentire. Il fuoco e la saggezza di maestro e allievo

D'AMBROSIO, Maria
2019-01-01

Abstract

Lo scritto propone una riflessione sulla relazione educativa, sul rapporto ‘patico’ tra maestro e allievo, e incontra il saggio senza idee di François Jullien (1998) e la beata mensa di Dante nel Convivio. La proposta epistemica è di una pedagogia del sentire perché ciascuna creatura vivente (Dewey, 1934) sia colta attraverso la sua apertura al mondo, nella reciprocità del gesto del toccare/penetrare e quindi nutrire/crescere, per riconoscere il bisogno di educazione - educazione sentimentale, direbbe Flaubert - e di farne emergere adeguate pratiche educative.
2019
fenomenologia pedagogica; relazione educativa; convivio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/1985
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