Attraversando alcuni suoi scritti (orazioni, pamphlet politici, lettere pubbliche e private, rendiconti ministeriali), molti dei quali emersi in tempi recenti, il saggio percorre l’intensa carriera accademica e pubblica dell’autore delle Lezioni di letteratura italiana. Restituisce la sua forte vocazione di educatore e riformatore; a configurare un articolato sistema di pedagogia civile che trova forse i suoi più significativi sviluppi nella stagione del suo insegnamento universitario, in una forte intertestualità tra le diverse scritture Per Luigi Settembrini il profilo di docente universitario e di uomo pubblico con incarichi istituzionali è forse tra i meno percorsi dalla storiografia letteraria. Attratto al ‘canone’ risorgimentale per lo più nella veste di letterato-patriota «nato a patire più che a fare, nato al martirio più che alla vittoria», stando alla celebre definizione di Francesco De Sanctis che trova conferma nelle stesse pagine autobiografiche delle Ricordanze, è stato già osservato da Alfonso Scirocco che si tratta di una «tra le vittime più illustri della retorica risorgimentale».
Luigi Settembrini e l'insegnamento della letteratura a Napoli
VILLANI, Paola
2018-01-01
Abstract
Attraversando alcuni suoi scritti (orazioni, pamphlet politici, lettere pubbliche e private, rendiconti ministeriali), molti dei quali emersi in tempi recenti, il saggio percorre l’intensa carriera accademica e pubblica dell’autore delle Lezioni di letteratura italiana. Restituisce la sua forte vocazione di educatore e riformatore; a configurare un articolato sistema di pedagogia civile che trova forse i suoi più significativi sviluppi nella stagione del suo insegnamento universitario, in una forte intertestualità tra le diverse scritture Per Luigi Settembrini il profilo di docente universitario e di uomo pubblico con incarichi istituzionali è forse tra i meno percorsi dalla storiografia letteraria. Attratto al ‘canone’ risorgimentale per lo più nella veste di letterato-patriota «nato a patire più che a fare, nato al martirio più che alla vittoria», stando alla celebre definizione di Francesco De Sanctis che trova conferma nelle stesse pagine autobiografiche delle Ricordanze, è stato già osservato da Alfonso Scirocco che si tratta di una «tra le vittime più illustri della retorica risorgimentale».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.