Vico e la comparazione giuridica

Durante gli anni trascorsi a Vatolla prese forma in Vico la convinzione che il diritto naturale si sviluppi parallelamente e indipendentemente dalla storia giuridica dei popoli, ma che pure esso sia strettamente coeso ai principi giuridici dei diversi diritti positivi. All’interno di questa convinzione, a dimostrazione della quale saranno orientati gli scritti giuridici di Vico (dal De universi iuris uno principio et fine uno, 1720 al De constantia Iurisprudentis, 1721, fino ai Principii di una scienza nuova intorno alla commune natura della nazionii, 1725) si inserisce una prospettiva di indagine giuridica di natura specificatamente comparativa finalizzata a dimostrare il concretarsi di un’“idea uniforme” di diritto naturale nelle istituzioni giuridiche di paesi distanti tra loro, eppure soggetti a identità e concordanze. Del definirsi di questa idea uniforme di diritto dà conto il saggio che ne individua l’occorrenza e l’evoluzione nell’opera vichiana