L’articolo descrive la lingua del Castello dell’anima di suor Teresa di San Geronimo (sec. XVII ex.), una beghina siciliana vissuta tra la fine del Seicento e i primi decenni del Settecento, che fu processata dall’Inquisizione spagnola nell’ambito di uno degli ultimi processi per quietismo. Il testo, inedito e in corso di pubblicazione, si conserva nella Biblioteca Comunale di Palermo. Si tratta di un trattato sull’orazione mentale ispirato, in forma esplicita, al Castello dell’anima di santa Teresa de Ávila ma, di fatto, informato agli insegnamenti della Guía espiritual di Miguel de Molinos, all’epoca già all’indice. La scrivente è una giovane siciliana autodidatta che scrive in un italiano regionale semicolto di grande interesse, soprattutto per gli aspetti morfosintattici e lessicali. Il saggio si colloca nell’àmbito di una più ampia ricerca volta a indagare le scritture non letterarie di tipo medio del Sei e del Settecento.
Il "Castello dell'anima" di suor Teresa di San Geronimo
CASAPULLO, Rosa
2004-01-01
Abstract
L’articolo descrive la lingua del Castello dell’anima di suor Teresa di San Geronimo (sec. XVII ex.), una beghina siciliana vissuta tra la fine del Seicento e i primi decenni del Settecento, che fu processata dall’Inquisizione spagnola nell’ambito di uno degli ultimi processi per quietismo. Il testo, inedito e in corso di pubblicazione, si conserva nella Biblioteca Comunale di Palermo. Si tratta di un trattato sull’orazione mentale ispirato, in forma esplicita, al Castello dell’anima di santa Teresa de Ávila ma, di fatto, informato agli insegnamenti della Guía espiritual di Miguel de Molinos, all’epoca già all’indice. La scrivente è una giovane siciliana autodidatta che scrive in un italiano regionale semicolto di grande interesse, soprattutto per gli aspetti morfosintattici e lessicali. Il saggio si colloca nell’àmbito di una più ampia ricerca volta a indagare le scritture non letterarie di tipo medio del Sei e del Settecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.