Il contributo propone una riflessione sul valore formativo della scrit- tura nei contesti della detenzione femminile, come strumento di inclu- sione ed emancipazione. Entro la cornice fenomenologico-costruttivista articolata nella specifica dimensione autobiografica, viene condotto uno studio di caso su di un corpus di lettere redatte dalle detenute della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli, dal quale emerge come il bisogno ontologico di dire di sé necessiti di un’adeguata progettazione educativa per diventare trasformativo. La pedagogia può elevare la narrazione a spazio della formazione determinando una proficua convergenza fra il ‘mestiere di scrivere’ e il ‘mestiere di vivere’ dove la scrittura diventa dispositivo per l’esserci intenzionale, socializzando il soggetto a una postura improntata alla razionalità riflessiva.
Lettere rilegate. Scritture dal carcere tra autobiografia e formazione
Perillo P.;Romano M.
2020-01-01
Abstract
Il contributo propone una riflessione sul valore formativo della scrit- tura nei contesti della detenzione femminile, come strumento di inclu- sione ed emancipazione. Entro la cornice fenomenologico-costruttivista articolata nella specifica dimensione autobiografica, viene condotto uno studio di caso su di un corpus di lettere redatte dalle detenute della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli, dal quale emerge come il bisogno ontologico di dire di sé necessiti di un’adeguata progettazione educativa per diventare trasformativo. La pedagogia può elevare la narrazione a spazio della formazione determinando una proficua convergenza fra il ‘mestiere di scrivere’ e il ‘mestiere di vivere’ dove la scrittura diventa dispositivo per l’esserci intenzionale, socializzando il soggetto a una postura improntata alla razionalità riflessiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.