Il carcere ha preso il posto della pena di morte e delle pene corporali in concomitanza con l’affermarsi dell’idea dello scopo. Mentre alcuni studiosi attribuiscono il merito dell’umanizzazione dei sistemi penali alle teorie relative della pena, altri ritengono che la nascita del penitenziario sia piuttosto legata al modo di produzione capitalistico. Partendo dal pensiero di Franz von Listz e di Cesare Beccaria, il presente contributo propone alcune riflessioni sull’idea dello scopo, sui suoi rapporti con la giustizia e sulla legittimità costituzionale del carcere a seconda del modo in cui si intende il principio rieducativo

Il carcere e l'idea dello scopo

Gentile Gianluca
2021-01-01

Abstract

Il carcere ha preso il posto della pena di morte e delle pene corporali in concomitanza con l’affermarsi dell’idea dello scopo. Mentre alcuni studiosi attribuiscono il merito dell’umanizzazione dei sistemi penali alle teorie relative della pena, altri ritengono che la nascita del penitenziario sia piuttosto legata al modo di produzione capitalistico. Partendo dal pensiero di Franz von Listz e di Cesare Beccaria, il presente contributo propone alcune riflessioni sull’idea dello scopo, sui suoi rapporti con la giustizia e sulla legittimità costituzionale del carcere a seconda del modo in cui si intende il principio rieducativo
2021
carcere, idea dello scopo, Beccaria, Foucault, Melossi, Pavarini, principio rieducativo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/23992
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