La riflessione in tema di servizi pubblici continua ad essere condizionata dai termini tradizionali del mai sopito dibattito intorno alla nozione di servizio pubblico, e, dunque, dal concetto di titolarità pubblica dell’attività. I processi di liberalizzazione – intrecciatisi, in alcune esperienze nazionali, con quelli di privatizzazione – che hanno frontalmente investito alcuni settori, tipicamente quelli dei c.d. “servizi a rete”, inducono, d’altra parte, a rimeditare sulle categorie classiche e sulla loro tenuta nel contesto attuale. In particolare, la liberalizzazione di attività tradizionalmente considerate di interesse generale produce una sostanziale erosione del servizio pubblico, nella misura in cui lo stesso postuli la gestione di un mercato riservato; una trasfigurazione dell’intervento pubblico di assunzione del servizio in un intervento di mera regolazione; ed una conseguente trasformazione del regime e del lessico tradizionali. L’analisi degli interventi normativi succedutisi nel comparto locale manifesta una certa resistenza del settore all’affermazione – che ha interessato invece i servizi di rilievo nazionale - di logiche autenticamente concorrenziali ed una tendenza conservativa del ruolo tradizionalmente svolto dagli enti locali, tendenza che l’ultima riforma in materia tenta, in qualche misura, di invertire.
Titolo: | I SERVIZI TRA REGOLAZIONE E LIBERALIZZAZIONE |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2011 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.12570/2498 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |