L’articolo è incentrato su Aniello Stellato, uno dei massimi scultori del legno del primo Seicento napoletano. Di questo artista, la cui attività è stata ricostruita nelle sue linee essenziali in anni recenti da Pierluigi Leone de Castris, si rendono note alcune opere significative, attestate da fonti documentarie. Tali nuovi tasselli contribuiscono a conoscerne meglio la cultura e a confermare definitivamente al suo catalogo opere già ricondotte all’artista attraverso indizi documentari indiretti o in base a valutazioni stilistiche. La più importante tra le nuove opere è la ‘Madonna del Cielo’ della chiesa di Santa Maria in Piazza a Fondi, a cui si riferisce un inedito documento del 1611. Dell’opera si propone una lettura tesa a riconoscere i modelli di riferimento dell’artista nell’articolato ambiente napoletano. Significativi sono anche il San Giacomo commissionato da Giovanni Maria Sabino nel 1640 nella collegiata di Turi e il notevole Crocifisso della chiesa dei Santi Apostoli di Napoli, del 1648, finora anch’esso sfuggito agli studi.
La Madonna del Cielo di Santa Maria in Piazza a Fondi e altre aggiunte al catalogo di Aniello Stellato, "celebre intagliatore"
De Mieri, Stefano
2018-01-01
Abstract
L’articolo è incentrato su Aniello Stellato, uno dei massimi scultori del legno del primo Seicento napoletano. Di questo artista, la cui attività è stata ricostruita nelle sue linee essenziali in anni recenti da Pierluigi Leone de Castris, si rendono note alcune opere significative, attestate da fonti documentarie. Tali nuovi tasselli contribuiscono a conoscerne meglio la cultura e a confermare definitivamente al suo catalogo opere già ricondotte all’artista attraverso indizi documentari indiretti o in base a valutazioni stilistiche. La più importante tra le nuove opere è la ‘Madonna del Cielo’ della chiesa di Santa Maria in Piazza a Fondi, a cui si riferisce un inedito documento del 1611. Dell’opera si propone una lettura tesa a riconoscere i modelli di riferimento dell’artista nell’articolato ambiente napoletano. Significativi sono anche il San Giacomo commissionato da Giovanni Maria Sabino nel 1640 nella collegiata di Turi e il notevole Crocifisso della chiesa dei Santi Apostoli di Napoli, del 1648, finora anch’esso sfuggito agli studi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.