Frode in competizioni sportive e doping. I termini di una relazione problematica

L’articolo affronta il tema della rilevanza penale dei fatti di doping commessi prima dell’entrata in vigore della l.14 dicembre 2000, n. 376, ed in particolare della loro compatibilità con il delitto di frode in competizioni sportive, delineato dall’art. 1, l. 13 dicembre 1989, n. 401. Tale fattispecie incrimina due condotte: la prima, modellata sullo schema della corruzione, punisce gli accordi realizzati al fine di “raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione”; la seconda, più genericamente, consiste in “altri atti fraudolenti volti al medesimo scopo”. Dopo un quadro ricostruttivo della casistica giurisprudenziale, che riguarda anche sportivi di grande notorietà (il caso Pantani; il caso Juventus), l’A. analizza la fattispecie della frode in competizioni sportive nei suoi profili problematici di ordine teleologico e strutturale, attraverso una disamina critica degli orientamenti dottrinali in materia