Some forty years ago, Bobbio published The Future of Democracy, one of his most successful books, in which he did not venture into predictions about democratic regimes, but rather drew a balance in the light of the comparison between ideals and reality, between promises and realisations. Bobbio's analysis - centred on six broken promises and three unforeseen obstacles - is too well known for it to be necessary to return to it. Instead, it is useful to take some of its cues and analyse them in the light of the current conditions of democracy, to measure the distance that separates us from that analysis. These cues are the definition of democracy, the analysis of its state of health, and reflections on the subject of computer-cracy. On the first point, we will find a certain continuity (even if democratic theory is more jagged today); on the second, there is a strong discontinuity (the health condition of democracies has definitely worsened); on the third, we will find a largely new panorama, due to digital technologies and their pervasive presence, which this article aims to analyse in order to return to reflections on the future of democracy, through the different readings proposed by techno-sceptics and techno-optimists.

All’incirca quaranta anni fa Bobbio pubblicava Il futuro della democrazia, uno dei suoi testi più fortunati, dove non si avventurava in previsioni sui regimi democratici, ma ne tracciava un bilancio alla luce del raffronto tra ideali e realtà, tra promesse e realizzazioni. L’analisi di Bobbio – incentrata su sei promesse non mantenute e tre ostacoli imprevisti – è troppo nota perché sia necessario tornarci sopra. E’ utile, invece, riprenderne alcuni spunti e analizzarli alla luce delle condizioni attuali della democrazia, per misurare la distanza che ci separa da quell’analisi. Tali spunti sono la definizione di democrazia, l’analisi del suo stato di salute e le riflessioni sul tema della computer-crazia. Sul primo punto si riscontrerà una certa continuità (anche se oggi la teoria democratica è più frastagliata); sul secondo si registra una forte discontinuità (la condizione di salute delle democrazie è decisamente peggiorata); sul terzo troveremo un panorama in larga parte nuovo, dovuto alle tecnologie digitali e alla loro presenza pervasiva, che il presente articolo si propone di analizzare per tornare a riflettere sul futuro della democrazia, attraverso le diverse letture proposte da tecno-scettici e tecno-ottimisti.

Democrazia e rivoluzione digitale: quale futuro?

De Luca Stefano
2022-01-01

Abstract

Some forty years ago, Bobbio published The Future of Democracy, one of his most successful books, in which he did not venture into predictions about democratic regimes, but rather drew a balance in the light of the comparison between ideals and reality, between promises and realisations. Bobbio's analysis - centred on six broken promises and three unforeseen obstacles - is too well known for it to be necessary to return to it. Instead, it is useful to take some of its cues and analyse them in the light of the current conditions of democracy, to measure the distance that separates us from that analysis. These cues are the definition of democracy, the analysis of its state of health, and reflections on the subject of computer-cracy. On the first point, we will find a certain continuity (even if democratic theory is more jagged today); on the second, there is a strong discontinuity (the health condition of democracies has definitely worsened); on the third, we will find a largely new panorama, due to digital technologies and their pervasive presence, which this article aims to analyse in order to return to reflections on the future of democracy, through the different readings proposed by techno-sceptics and techno-optimists.
2022
All’incirca quaranta anni fa Bobbio pubblicava Il futuro della democrazia, uno dei suoi testi più fortunati, dove non si avventurava in previsioni sui regimi democratici, ma ne tracciava un bilancio alla luce del raffronto tra ideali e realtà, tra promesse e realizzazioni. L’analisi di Bobbio – incentrata su sei promesse non mantenute e tre ostacoli imprevisti – è troppo nota perché sia necessario tornarci sopra. E’ utile, invece, riprenderne alcuni spunti e analizzarli alla luce delle condizioni attuali della democrazia, per misurare la distanza che ci separa da quell’analisi. Tali spunti sono la definizione di democrazia, l’analisi del suo stato di salute e le riflessioni sul tema della computer-crazia. Sul primo punto si riscontrerà una certa continuità (anche se oggi la teoria democratica è più frastagliata); sul secondo si registra una forte discontinuità (la condizione di salute delle democrazie è decisamente peggiorata); sul terzo troveremo un panorama in larga parte nuovo, dovuto alle tecnologie digitali e alla loro presenza pervasiva, che il presente articolo si propone di analizzare per tornare a riflettere sul futuro della democrazia, attraverso le diverse letture proposte da tecno-scettici e tecno-ottimisti.
Bobbio – Computer-cracy – Digital Revolution – Liberal Democracy – Partecipative Democracy – Deliberative Democracy – Liquid Democracy – Open Democracy
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/27612
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